€ 0,77

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€ 0,01 € 0,02 € 0,03 L.100 - € 0,05 € 0,10 € 0,20 L.450 - € 0,23 L.650 - € 0,34 L.800 - € 0,41 € 0,45
€ 0,50 L.1.000 - € 0,52 € 0,65 € 0,70 € 0,77 € 0,85 € 0,90 Interi postali

 
€ 0,77
dent. 14¼ x 13¼
€ 0,77
dent. 13¼ x 13¼

 
Un progetto, non adottato, per la realizzazione del francobollo con il volto della Primavera del Botticelli. Manca ancora l'indicazione del valore, ma per la realizzazione del tutto simile ad altri analoghi bozzetti si può dedurre che questo fu preparato prima del maggio 1997.
 
La prova definitiva del francobollo (con inserite le scritte ai piedi della vignetta, le cosiddette scritte "in ditta") stampata su carta bianca, non dentellata, applicata su un supporto dentellato per la presentazione e l'approvazione del prodotto.
Il soggetto
«Entro elementi decorativi a cornice, costituiti dalle stilizzazioni della spiga di grano, del ramo di ulivo e del tralcio di vite che caratterizzano il ceppo mediterraneo delle origini della civiltà del Paese, è rappresentata l'immagine di una figura femminile nelle diverse epoche storiche.»
«La figura femminile e gli elementi decorativi sono realizzati con tecnica di stampa a "tratto"».
«Il valore facciale espresso in euro e la scritta "Italia" sono posti in basso, rispettivamente a destra e a sinistra della vignetta (...) utilizzando il carattere "lapidario" con il quale tale scritta è incisa su una tavola bronzea romana, nota come "iscrizione di Ferentino" (101-102 d.C.), ritrovata sul Colle del Quirinale nel 1558 e attualmente conservata presso il Museo archeologico di Firenze.»
Il francobollo, emesso contemporaneamente all'introduzione dell'Euro in Italia, nasce il 2 gennaio 2002. E' disegnato da Rita Morena e rappresenta «un particolare del dipinto "La Primavera" di Sandro Filipepi detto Botticelli, realizzato nel 1478 ca. ed esposto presso la Galleria degli Uffizi di Firenze; figura femminile in bruno aranciato, cornice in verde, nero.» (dal decreto ministeriale 4 febbraio 2002 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 91 del 18 aprile 2002).
Il cartoncino di presentazione della prova del francobollo (assieme a quella per il valore da € 0,50, in pratica i due calcografici di nuovo disegno emessi lo stesso giorno) reca la data del 25 ottobre 2001 e la firma di autorizzazione del ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri oltre a quella del direttore dello Stabilimento «Officina Carte Valori» dott. Salvatore Iavarazzo.
Si tratta della stampa definitiva della vignetta su carta bianca, ritagliata ed applicata su un supporto dentellato ad imitazione di un francobollo completo.
 
Il cartoncino di presentazione delle prove dei due francobolli calcografici, con vignetta del tutto nuova, emessi il 2 gennaio 2002: il valore da € 0,77 ("La Primavera") è a destra, a sinistra quello da € 0,50 ("Antea").
 
Il numeratore tipografico della prima emissione.
 
Parte della scritta sul bordo del foglio (che il decreto ministeriale indica sempre come "cimosa") con il valore del foglio di cento francobolli.
Le caratteristiche
Il francobollo è stampato in calcografia «su carta fluorescente, filigranata con stelline a cinque punte disposte a tappeto su tutto il foglio».
La dentellatura a pettine misura 14¼ x 13¼ (ma nel Bollettino Ufficiale n. 5 del 2002 diventa per errore 14 x 13).
I "dentelli" che circondano i lati del francobollo sono pertanto 18 x 20, cioè 18 "denti" sui lati corti (orizzontali) e 20 sui lati lunghi (verticali).
Il foglio è numerato sul bordo con un numeratore tipografico progressivo.
Sul lato opposto della cimosa (come il decreto ministeriale chiama il bordo del foglio) compare la consueta indicazione «Il foglio di cento francobolli vale € 77,00» stampata in verde.
 
L'impiego
All'epoca dell'emissione il francobollo da € 0,77 poteva essere impiegato per gli invii ordinari di secondo porto (da gr. 21 a gr. 100) in Italia, Europa e bacino del Mediterraneo (prima zona).
 
Particolare per riconoscere le due versioni: in alto dentellatura 14¼ x 13¼ (con 18 "denti" in orizzontale), in basso dentellatura 13¼ x 13¼ dove è evidente il "dente" in meno: 17 "denti" in orizzontale.
 
Numeratore e codice a barre della seconda versione.
La seconda versione (dentellatura 13¼ x 13¼)
Le nuove tirature del francobollo da € 0,77, a partire dal dicembre 2003, furono prodotte con una delle nuove macchine che erano state acquistate dal Poligrafico, in particolare la Goebel "brm-s 350 p".
A questa macchina veniva abbinata una perforatrice a piastra che consentiva di perforare contemporaneamente in un colpo solo tutti i francobolli del foglio ottenendo, grosso modo, una dentellatura simile a quella a blocco.
Motivi tecnici hanno costretto a fare a meno di un foro sul lato opposto a quello di scorrimento del foglio: di conseguenza i dentelli sono leggermente più radi e cambia la misura della dentellatura che diventa di circa 13¼ x 13¼.
I "dentelli" che circondano i lati del francobollo sono pertanto 17 x 20, cioè 17 "denti" sui lati corti (orizzontali) e 20 sui lati lunghi (verticali).
La perforazione di una riga di francobolli del foglio consta di 175 fori, compresi quelli "d'invito" sul bordo, contro i 185 fori che si ottenevano in precedenza con una battuta del pettine perforatore.
Inoltre sul bordo destro del foglio, in posizione non costante, è cambiato il tipo di numeratore che è affiancato da un codice a barre.
Tuttavia per realizzare queste nuove tirature continuarono ad essere impiegati probabilmente i cilindri originali del 2002, che non recavano ancora l'indicazione "I.P.Z.S: S.p.A." al piede della vignetta (le cosiddette scritte "in ditta"): l'unico modo per riconoscere le due versioni è dato dal diverso passo della dentellatura orizzontale e, nel caso di francobolli adiacenti alla parte alta del bordo destro del foglio, la presenza del nuovo tipo di numeratore.
Tutte queste modifiche non sono mai state ufficializzate da un decreto.
Questa seconda versione, che dovrebbe esser stata prodotta a partire dal dicembre 2003, venne segnalata agli sportelli solo nell'aprile 2004, quando il cambiamento tariffario avvenuto il 1° gennaio di quell'anno aveva reso quasi inutile la disponibilità di questo taglio.
 
Quartina bordo di foglio dell'€ 0,77 (nella versione dentellata 13¼ x 13¼) dove mancano, su tutti e quattro gli esemplari, la "I" di "ITALIA" e la "I" di "I.P.Z.S.".
Curiosità ed anomalie
Il particolare metodo di stampa calcografica impiegato per la produzione di questo francobollo ha dato luogo a vari difetti di stampa.
La tipologia più comune di tali difetti riguardano l'inchiostrazione: falle (mancanze) di colore o infiltrazioni di un colore in un'area dove non doveva esserci.
Sono frequenti, in particolare, le infiltrazioni del colore bruno aranciato nelle scritte in nero.
 
Infiltrazioni di bruno aranciato nell'indicazione del valore e del verde della cornice nel ritratto femminile. I due esemplari, appartenenti alla prima emissione, da Camogli 3 giugno 2004, sono segnalati da pilzo, un iscritto al Forum di Filatelia e Francobolli.
   
La mancanza del nero e la contemporanea infiltrazione del bruno aranciato fanno diventare bruno aranciata il nome della disegnatrice "R. Morena" in questi due francobolli della prima tiratura, da Torino 8 novembre 2003.
   
La mancanza del nero e la contemporanea infiltrazione del bruno aranciato questa volta hanno interessato soprattutto l'indicazione del valore. L'esemplare della prima emissione, da Alessandria 18 dicembre 2003, è segnalato da shaihulud, un iscritto al Forum di Filatelia e Francobolli
 
Una falla del colore nero sulla prima "I" di "ITALIA" ha trasformato la parola rendendola monca.
Tutti e quattro i francobolli della quartina, appartenenti alla seconda versione, con dentellatura 13¼ x 13¼, presentano questo difetto.
Si può notare un tentativo del colore verde della cornice di infiltrarsi nella "I" mancante, lasciando tuttavia appena un punto di colore.
Anche la scritta "in ditta" "I.P.Z.S." risulta incompleta, senza la lettera "I".
 
Particolare dei quattro francobolli della quartina di sinistra: le immagini sono disposte nello stesso ordine della quartina. Sono evidenti la "I" di "ITALIA" mancante (con una minima infiltrazione del verde della cornice) e la "I" di "I.P.Z.S." assente.
Le posizioni 58 e 68 del foglio presentano la testa completamente in verde, la posizione 78 solo la parte alta della chioma.
 
Una coppia del valore da € 0,77 che occupava le posizioni 79 ed 80 del foglio: l'infiltrazione totale di verde interessava in questo foglio anche gli esemplari nelle posizioni 90 e 100.
 
Ancora più vistosa è questa infiltrazione del verde della cornice che ha preso il posto del bruno aranciato del volto della Primavera.
L'anomalia occasionale modifica radicalmente l'aspetto dei francobolli alle posizioni 58 e 68 di questo foglio ed in parte anche della posizione 78, dove è la chioma della figura femminile a risultare in gran parte verde.
E' un qualcosa del tutto simile a quello conosciuto per il valore da € 0,45, chiamato anche "donna blu".
 
Il foglio completo del valore da € 0,77 nella versione dentellata 14¼ x 13¼ dove è evidente l'infiltrazione de verde della cornice che ha sostituito il bruno aranciato per un difetto nella distribuzione degli inchiostri.
 
Questo foglio, appartenente ad una tiratura della prima versione dentellata 14¼ x 13¼, è stato rinvenuto nell'estate 2007 a Livorno: ne sono noti al momento pochissimi altri (forse tre o quattro) e della varietà "testa della Primavera in verde" sono noti meno di dieci pezzi.
L'esemplare mostrato qui a sinistra invece proviene da un altro foglio, rinvenuto probabilmente nel Nord Ovest della penisola. Quello mostrato occupava la posizione 80 del foglio, altre "teste della Primavera in verde" occupavano le posizioni sottostanti (90 e 100) mentre un paio di esemplari della stessa colonna presentano un'ampia infiltrazione di verde che però non raggiunge la totalità della vignetta.

  Vedi la busta primo giorno e l'annullo di emissione
  

Particolare dell'affrancatura e dell'annullo.
Primo giorno d'uso a Venezia
La distribuzione di questo francobollo, la cui emissione "ufficiale" è coincisa con l'adozione dell'Euro il 2 gennaio 2002, in realtà non è stata uniforme in tutta Italia, ma è avvenuta a "macchia di leopardo".
A Venezia, ad esempio, venne distribuito con un giorno di ritardo, il 3 gennaio 2002, così che è questa la sua prima data d'uso in questa città.
Pertanto ogni annullo del 2 gennaio 2002 di Venezia su questo francobollo deve considerarsi falso.
Qui è usato isolato nel primo giorno possibile a Venezia per una lettera di doppio porto indirizzata a Sambughé di Preganziol (Treviso).
 
Lettera di secondo porto da Venezia (3 gennaio 2002) a Sambughè di Preganziol (Treviso). Si tratta del primo giorno d'uso del francobollo da € 0,77 a Venezia.

Particolare dell'affrancatura con "Alti Valori", "Castelli d'Italia" e "La donna nell'arte".
Una donna con il castello
Nel settembre 2004 la tariffa per una raccomandata era di € 2,80 ed il diritto dovuto per il servizio accessorie dell'avviso di ricevimento € 0,45. Quindi l'importo complessivo dovuto per una raccomandata con avviso di ricevimento ammontava ad € 3,25.
Che questa fosse una raccomandata è attestato dall'apposito adesivo con il codice a barre ed il fatto che fosse stata inviata con il servizio accessorio dell'avviso di ricevimento lo dimostrano le bandelle adesive (appartenenti alla cartolina d'avviso) che sono rimaste applicate al verso della busta.
Infatti è stata affrancata in perfetta tariffa, utilizzando anche un francobollo della precedente serie ordinaria "Castelli d'Italia" da Lire 600.
L'importo di € 3,25 è stato così ottenuto:
€ 2,17 con un francobollo della serie "Alti Valori", più € 0,77 con il francobollo da € 0,77 della serie "La donna nell'arte" (prima versione con dentellatura 14¼ x 13¼), più € 0,31 con il francobollo da Lire 600 della serie "Castelli d'Italia" (Lire 600 = € 0,31).
 
Raccomandata con avviso di ricevimento spedita da Paluello (Venezia) il 17 settembre 2004 per Venezia: oltre al francobollo da € 0,77 con la Primavera del Botticelli, compongono l'affrancatura l'€ 2,17 della serie "Alti Valori" ed il 600 lire della precedente serie ordinaria "Castelli d'Italia".

Particolare dell'affrancatura di € 3,35.
Raccomandata di secondo porto
Raccomandata di doppio porto (fino a 100 gr) con avviso di ricevimento da Bologna Succursale 5 (8 aprile 2002) a Ferrara.
Etichetta autoadesiva di raccomandazione ed al verso le due bandelle adesive che appartenevano alla cartolina d'avviso.
All'epoca la tariffa era di € 2,94 per la raccomandata di doppio porto ed € 0,41 per la cartolina con l'avviso di ricevimento.
La tariffa complessiva di € 3,35 venne assolta con tre francobolli da € 0,77 (nella prima versione dentellata 14¼ x 13¼) per € 2,31 accompagnati da due da € 0,52 (nella versione in doppia valuta) per € 1,04, raggiungendo così l'esatto importo richiesto di € 3,35.
 
Raccomandata con avviso di ricevimento di doppio porto affrancata esattamente per la tariffa di € 3,35 utilizzando tre esemplari della Primavera del Botticelli e due di Costanza Buonarelli.

Particolare dell'affrancatura di € 1,55.
Lettera di terzo porto
Lettera di terzo porto da Rovigo (12 novembre 2003) a Venezia di peso compreso tra gr. 101 e gr. 349.
La tariffa di € 1,55 è stata esattamente assolta con una coppia verticale della Primavera del Botticelli (nella prima versione dentellata 14¼ x 13¼), integrata dal valore da € 0,01 rappresentante Ebe del Canova.
 
Lettera di terzo porto per l'interno (€ 1,55) con l'esatta tariffa composta utilizzando anche due francobolli da € 0,77 (prima versione con dentellatura 14¼ x 13¼).

La busta di quarto porto da Due Carrare (Padova) per Venezia.
Lettera di quarto porto
Busta spedita da Due Carrare il 26 aprile 2004 (Padova). La busta di posta ordinaria era di quarto porto (da gr. 1001 a gr. 250) e quindi doveva essere assoggettata alla tariffa di € 1,70.
La tariffa fu ottenuta con due francobolli della serie ordinaria "La donna nell'arte": due da 45 centesimi (per corrispondenti € 0,80), uno da 77 centesimi (prima versione con dentellatura 14¼ x 13¼) ed uno da 3 centesimi in versione "S.p.A." per complessivi € 1,70.
 
I quattro francobolli che formano l'affrancatura ordinaria di quarto porto.
 
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Pagina aggiornata il 16 maggio 2017.