Il
disegno originale, in nero al "tratto", di Luca Vangelli
realizzato in misure maggiori rispetto a quelle del francobollo.
La
prova definitiva del francobollo (con inserite le scritte ai piedi
della vignetta, le cosiddette scritte "in ditta") stampata su carta bianca, non
dentellata, applicata su un supporto dentellato per la presentazione
e l'approvazione del prodotto.
Il soggetto «Entro elementi decorativi a cornice, costituiti dalle stilizzazioni
della spiga di grano, del ramo di ulivo e del tralcio di vite che
caratterizzano il ceppo mediterraneo delle origini della civiltà del
Paese, è rappresentata l'immagine di una figura femminile nelle diverse
epoche storiche.» (dal decreto ministeriale 2 luglio 1998 pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale n. 157 dell'8 luglio 1998).
Il francobollo, con il valore espresso solo in Lire, viene emesso l'8 luglio
1998: è disegnato da Luca Vangelli e raffigura il "Profilo
femminile" dipinto da Antonio Benci, detto il Pollaiolo, attorno al
1470 e conservato presso il Museo Poldi Pezzoli di Milano.
Un
progetto, non adottato, per la realizzazione del francobollo
con il "Profilo femminile" del Pollaiolo.
L'indicazione provvisoria del valore di 750 lire indica che il
bozzetto fu preparato prima del maggio 1997 (la tariffa per le
lettere per l'interno di primo porto diventerà di 800 lire il
5 maggio 1997).
I colori dichiarati dal decreto ministeriale sono: «figura
femminile in turchese, cornice in marrone chiaro» cui è da
aggiungere, sotto la cornice, «la vernice interferenziale, con dei
pigmenti di recente introduzione, con una tecnologia fortemente
innovativa, invisibile e con effetto cangiante verso l'oro a seconda
dell'angolo di osservazione».
«La figura femminile e gli elementi decorativi sono realizzati con
tecnica di stampa a "tratto"...»; per il valore facciale e
la legenda «Italia» è scelto il colore nero.
«Il valore facciale e la legenda "Italia" sono posti in
basso, rispettivamente a destra e a sinistra della vignetta (...) utilizzando
il carattere "lapidario" con il quale tale legenda è incisa su
una tavola bronzea romana, nota come "iscrizione di Ferentino"
(101-102 d.C.), ritrovata sul Colle del Quirinale nel 1558 e attualmente
conservata presso il Museo archeologico di Firenze».
Il cartoncino di presentazione della prova del francobollo (assieme a
quelle degli altri valori della serie) reca la data del 28 aprile 1998 e
la firma del ministro delle Comunicazioni Antonio Maccanico sotto il
timbro «VISTO, SI APPROVA».
Le prove di stampa dei
cinque francobolli della prima emissione stampate su carta
bianca, non dentellate, applicate su un supporto dentellato a
somiglianza di francobollo, sono montate su un cartoncino per
ricevere l'approvazione. Il francobollo in alto a destra è il
valore da 650 lire (il "Profilo femminile" del
Pollaiolo).
Le caratteristiche
Il francobollo è stampato in rotocalcografia su carta fluorescente, non
filigranata, dentellatura 14 x 13, stando a quanto dichiarato dal decreto
ministeriale, ma in realtà si tratta di una dentellatura a pettine 14¼ x 13¼.
I "dentelli" che circondano i lati del francobollo sono pertanto
18 x 20, cioè 18 "denti" sui lati corti (orizzontali) e 20 sui
lati lunghi (verticali).
Il foglio è numerato sul bordo destro con un numeratore progressivo
tipografico.
L'impiego
All'epoca dell'emissione il francobollo da 650 lire assolveva da solo alla
tariffa per l'invio di una fattura commerciale aperta fuori città, per
l'invio di stampe di primo porto per città non capoluogo di provincia
oltre a consentire altre integrazioni tariffarie.
L'indicazione
della doppia valuta sul bordo del foglio (che il decreto ministeriale
indica sempre come "cimosa").
Particolare
del valore in Lire e di quello con la doppia valuta.
Seconda emissione in doppia valuta
Nell'ambito del processo di integrazione monetaria europea lo stesso
francobollo viene riemesso il 28 gennaio 1999 con l'indicazione delle due
monete: Lira ed Euro.
Le
prove definitive dei francobolli con la doppia indicazione
della valuta (in Lire ed Euro) sono stampate su carta
consistente bianca, non dentellate, applicate su un supporto
dentellato e montate su un cartoncino di presentazione. I
primi francobolli completati sono quelli in rotocalcografia
(tra cui il taglio da Lire 650/€ 0,34, a destra)
che vengono presentati il 5 gennaio 1999, poco più di tre
settimane prima della data di emissione.
Il decreto ministeriale 6 maggio 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
n. 139 del 16 giugno dello stesso anno, per il francobollo da 650 lire
stampato dopo il 1° gennaio 1999 stabilisce che «ferme restando tutte
le altre caratteristiche» dovrà recare l'indicazione del controvalore
in Euro, precisamente € 0,34. Inoltre «sul lato sinistro della cimosa
di ciascun foglio che raccoglie i francobolli è riportato il valore del
foglio con l'indicazione del controvalore in Euro e precisamente: (...) per
il valore di L. 65.000 - euro 33,57».
E' curioso notare che, per effetto delle regole sugli arrotondamenti, una
volta entrato in vigore l'Euro il 1° gennaio 2002, risultava più
conveniente acquistare un foglio intero di cento francobolli (€ 33,57)
piuttosto che i cento francobolli separati (€ 34,00).
Uno
scarto di lavorazione della prima emissione con valuta in Lire
uscito fraudolentemente dallo stabilimento di produzione.
Curiosità ed anomalie
Queste non sono certo curiosità o un'anomalie.
La volpe perde il pelo ma non il vizio!
Si potrebbe commentare.
Ed il vizio è quello antico che vede rimasugli e scarti di stampa che,
anziché essere distrutti, escono fraudolentemente dagli stabilimenti di
stampa.
E' il caso di questi "aborti" di "Profilo femminile" che
non sono francobolli, né naturali né artificiali, ma solo pezzi di
carta prodotti durante la fase di lavorazione del francobollo vero.
Nell'esempio mostrato a sinistra, appartenente alla prima emissione con la
valuta in Lire, il colore nero è completamente fuori registro e anche la posizione della
dentellatura è spostata.
Sono scarti che probabilmente non sono arrivati neppure alle operazioni di
controllo della qualità (dove arrivano i fogli di francobolli stampati
prima di essere destinati ai magazzini di distribuzione).
Probabilmente dalla cassa degli scarti di lavorazione sono scivolati
nascostamente in qualche tasca e così sono usciti dallo stabilimento.
E da qui sono finiti sul mercato collezionistico, dove non mancano gli
acquirenti di queste discutibili varietà.
Il pezzo mostrato qui sotto invece appartiene alla seconda emissione , con
doppia valuta (Lire ed Euro).
Qui è tutto fuori registro: il turchese del "Profilo femminile"
del Pollaiolo, il marrone chiaro della cornice vegetale a sinistra, il nero
della legenda «ITALIA», dell'indicazione del valore facciale, le piccole
scritte "in ditta". Solo la vernice interferenziale è a registro
con il marrone chiaro della cornice; in compenso la perforazione è
completamente spostata in senso verticale, con il risultato che all'interno
della dentellatura si trovano due mezze vignette.
E' anche visibile, nella metà superiore, il segno fatto con il matitone
rosso in Poligrafico per demonetizzare questi scarti di stampa che qualcuno,
successivamente, ha cercato di cancellare.
Ed anche questo obbrobrio è finito sul mercato delle (discutibili)
varietà.
Un altro scarto di
lavorazione della seconda emissione con la doppia valuta valuta in
Lire ed Euro. E' visibile la demonetizzazione fatta al
Poligrafico con il matitone rosso che probabilmente qualcuno ha
cercato di cancellare, rendendola solo più tenue.
I
francobolli delle due serie ordinarie assieme (quelli della serie
"La donna nell'arte" appartengono a due diverse emissioni.
Donne con il castello
Una busta spedita da Galatina (Lecce) il 17 dicembre 1999 per Castellaneta
(Taranto) è affrancata per il primo porto di 800 lire con tre francobolli
di tre diverse emissioni: un 50 lire della serie "Castelli
d'Italia", un 100 lire della serie "La donna nell'arte"
della prima emissione con valuta espressa solo in Lire, un 650 lire della
serie "La donna nell'arte" della seconda emissione con doppia
valuta (Lira ed Euro).
Busta
da Galatina a Castellaneta (17 dicembre 1999) con francobolli
della serie ordinaria "La donna nell'arte" (prima e
seconda emissione) con uno della serie ordinaria precedente
("Castelli d'Italia").
I
dieci "Profili femminili" che compongono l'affrancatura
della raccomandata qui a fianco.
Profili femminili raccomandati
Una affrancatura ottenuta con dieci francobolli con il "Profilo
femminile" del Pollaiolo della seconda emissione con il facciale
espresso in doppia valuta.
La raccomandata con avviso di ricevimento, del peso superiore a 21 gr.,
venne spedita da Scortichino (Ferrara) il 21 giugno 2002 per Ferrara dove
giunse il successivo 22 giugno. Doveva essere affrancata per € 3,35: €
2,94 per la raccomandata di secondo porto + € 0,41 per l'affrancatura
dell'avviso di ricevimento. Risulta così in eccesso di tariffa di 5
centesimi.
C'è da aggiungere che il mittente potrebbe aver fatto un diverso calcolo
(seguendo un procedimento non corretto secondo la normativa sulla
conversione Lire in Euro): Lire 650 x 10 = 6.500 lire che convertite in
Euro darebbero € 3,36. In questo caso potrebbe aver pensato (sbagliando)
di aver sovraffrancato per solo un centesimo.
Dieci
francobolli del "Profilo femminile" del Pollaiolo
compongono l'affrancatura di questa raccomandata di secondo
porto con avviso di ricevimento (in eccesso di tariffa per 5
centesimi).
Particolare
dell'affrancatura con il "Profilo femminile" del Pollaiolo
sopra un "Concetto Spaziale" di Lucio Fontana; a fianco la
figura muliebre dipinta da Piero della Francesca per raggiungere
l'esatta tariffa di € 0,60.
Una
insolita composizione
Si tratta di una insolita affrancatura da € 0,60 (primo porto
prioritario per l'interno) ottenuta applicando il "Profilo
femminile" del Pollaiolo in doppia valuta (Lire 650/€ 0,34) sopra
il francobollo commemorativo del pittore Lucio Fontana del 1999 (in doppia
valuta Lire 450/€ 0,23) in modo da ricavarne un inconsueto quadro.
I tre centesimi mancanti sono stati assolti con l'aggiunta di un francobollo
da € 0,03 della serie ordinaria "La donna nell'arte".
Busta
di primo porto prioritario da Venezia 16 luglio 2007 per
Mogliano Veneto nella quale la tariffa da € 0,60 è stata
ottenuta con un francobollo in doppia valuta da Lire 650/€
0,34 della serie "La donna nell'arte" applicato
sopra il commemorativo dedicato a Lucio Fontana del 1999 (in
doppia valuta Lire 450/€ 0,23) in modo da ottenere una
inconsueta composizione. A fianco un francobollo da € 0,03
con la figura femminile dipinta da Piero della Francesca per
raggiungere l'esatta tariffa.
Uso isolato
Il valore da Lire 650 in uso isolato affranca questa busta che poteva
contenere probabilmente (manca l'apposita annotazione) una fattura
commerciale da una localitè non capoluogo di provincia (Caltana 7 maggio
1999).
L'ufficio postale non ha tenuto conto della mancanza dell'indicazione
"Fattura commerciale" e del fatto che la busta era chiusa e non
aperta.
Il timbro «Impostato oltre l'orario limite» sta ad indicare che
la busta era stata consegnata quando la posta era già partita e quindi
sarebbe partita l'indomani (annullata il 7 maggio 1999 ma inoltrata alla
distribuzione il
giorno dopo).
Il
valore della prima emissione da Lire 650 in uso isolato per
affrancare (probabilmente) una fattura commerciale da città
non capoluogo (Caltana).