€ 0,85

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€ 0,01 € 0,02 € 0,03 L.100 - € 0,05 € 0,10 € 0,20 L.450 - € 0,23 L.650 - € 0,34 L.800 - € 0,41 € 0,45
€ 0,50 L.1.000 - € 0,52 € 0,65 € 0,70 € 0,77 € 0,85 € 0,90 Interi postali

 
€ 0,85
dent. 13¼ x 13¼

 
Il soggetto
A seguito del nuovo tariffario entrato in vigore il 1° gennaio 2004 che, tra l'altro, aveva portato l'affrancatura di una lettera ordinaria di secondo porto (da 21 gr. a 50 gr.) per l'interno da € 0,77 ad € 0,85, si rese necessario predisporre questo francobollo che andava a coprire la nuova tariffa.
Dopo aver dato la precedenza al francobollo di primo porto di posta ordinaria per l'interno, il 17 febbraio 2004 venne emesso questo francobollo.
Disegnato da Antonello Ciaburro, «la vignetta raffigura un particolare del dipinto "Cortigiane" realizzato dal pittore Vittore Carpaccio e conservato nel civico museo Correr, in Venezia.»
Il decreto mantiene il titolo tradizionale del quadro "Le cortigiane", titolo che già all'epoca non era più accettato dalla critica, dopo la conferma che queste "Due dame veneziane" facevano parte di un'unica opera, un frammento della quale, "Caccia in laguna", è conservato nella collezione del J. Paul Getty Museum di Malibu.
I tre colori dichiarati dal decreto ministeriale del 6 aprile 2004 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 124 del 28 maggio 2004 sono: «figura femminile in viola malva, cornice in grigio, nero».
   
Il numeratore con il codice a barre.
 
Parte della scritta con l'indicazione del valore del foglio di cento francobolli sul bordo (che il decreto ministeriale indica sempre come "cimosa").
Le caratteristiche
Il decreto precisa anche altre caratteristiche tecniche: «Il francobollo è stampato in calcografia, su carta fluorescente, filigranata con stelline a cinque punte disposte a tappeto su tutto il foglio; formato carta: mm 25,4 x 30; formato stampa: mm 21,4 x 26...».
La dentellatura, stando a quanto dichiarato dal decreto ministeriale, è 13½ x 13¼.
Tuttavia si tratta di una dentellatura più vicina al passo 13¼ x 13¼ ottenuta mediante una perforatrice a piastra che consente di perforare contemporaneamente in un colpo solo tutti i francobolli del foglio, ottenendo, grosso modo, una dentellatura simile a quella a blocco.
In pratica i "dentelli" che circondano i lati del francobollo sono 17 x 20, cioè 17 "denti" sui lati corti (orizzontali) e 20 sui lati lunghi (verticali).
La perforazione orizzontale di una riga di francobolli del foglio consta di 175 fori, compresi quelli "d'invito" sul bordo.
Sul bordo destro del foglio, in posizione non costante, vi è il numeratore affiancato da un codice a barre.
Sul lato opposto del bordo (che il decreto ministeriale chiama "cimosa") compare la consueta indicazione, stampata in grigio, del valore del foglio di cento francobolli: «Il foglio di cento francobolli vale € 85,00».
 
L'impiego
All'epoca dell'emissione con il francobollo da € 0,85 si assolveva al porto dovuto per una lettera ordinaria per l'interno da 21 grammi a 50 grammi, ovvero per un invio, sempre per l'interno, fino a 20 grammi di formato non standardizzato.
   
Curiosità ed anomalie
Il particolare metodo di stampa calcografica impiegato per la produzione di questo francobollo ha dato luogo soprattutto a piccole falle di colore o piccole infiltrazioni di un colore nell'area dove non era previsto.
 
Minime falle del colore nero nell'indicazione del valore o nelle scritte "in ditta". In un caso (esemplare usato) anche una minima infiltrazione di viola malva che ha preso il posto del nero mancante.
 
Un esempio di infiltrazioni di colore.
 
Il viola malva della figura femminile si è infiltrato nell'indicazione del valore.
   
Coppia della "Cortigiana" del Carpaccio dove è evidente in tutti e due gli esemplari una mancanza di inchiostrazione sul capo della donna, più evidente in quello di destra (quello di sinistra si potrebbe definire "con stampa secca").
Una falla clamorosa si è verificata in un certo numero di esemplari e consiste in una macchia bianca (in realtà mancanza del blu oltremare) che copre parzialmente il capo di una delle "Cortigiane" del Carpaccio.
Di questa varietà inizialmente erano noti solo due fogli che presentano l'anomalia negli esemplari della medesima colonna verticale.
 
Una varietà occasionale: falla dell'inchiostro blu oltremare che fa scomparire parte del capo della "Cortigiana" del Carpaccio.
 
Successivamente ci sono stati altri ritrovamenti con le falle di colore più o meno estese che interessano anche francobolli in posizioni diverse, come nel caso della coppia mostrata a sinistra che mostra due esemplari con mancanza di inchiostrazione di estensioni differenti.
Qui sotto invece un particolare della falla: si nota l'impressione sulla carta dell'incisione calcografica che ha segnato la superficie senza lasciare il colore a causa della mancata inchiostrazione.
Una falla analoga che cancella il volto della "Donna con liocorno" è stata trovata anche su alcuni esemplari del taglio da Lire 800/€ 0,41 (in doppia valuta Lira ed Euro) di questa serie.
 
Particolare ingrandito dell'area priva di stampa: si notano i segni lasciati dall'incisione calcografica "secca" (senza inchiostro) sulla superficie della carta.
   

Particolare degli ornati a confronto: un francobollo da 85 centesimi normale (a destra) è sovrapposto ad uno con l'ornato "tagliato" (a sinistra). Si nota come l'anomalia non interessi solo la stampa della cornice vegetale in colore grigio, ma anche l'inizio della scritta "ITALIA" e di quella "in ditta", stampate in nero.
Sono stati rinvenuti degli esemplari che presentano il disegno della cornice decorativa "tagliata" a sinistra.
Probabilmente si tratta di un difetto occasionale di inchiostratura che presenta molte analogie con quello già osservato sul valore da 45 centesimi.
Anche nei pochi esemplari visti di questo valore, come osservato sulla "Venere di Urbino", è visibile la traccia di un'impressione "a secco", priva d'inchiostro.
Sono stati ritrovati esemplari usati nel settembre 2005 nelle province di Treviso, Padova e Ascoli Piceno, ma anche fogli interi come, ad esempio, quello recante il numero AA003596358.
 
Particolare della busta con l'85 centesimi con l'ornato "tagliato" a sinistra: l'annullo non ci aiuta a determinarne la data ed il luogo.
 
Per vedere la striscia intera
cliccare sull'immagine.
Alcuni francobolli da 85 centesimi, tutti con l'ornato "tagliato", provenienti dal foglio numero AA003596358 (cortesia Giovambattista Spampinato).
Per vedere l'intera striscia ingrandita di dieci esemplari, cliccare sull'immagine.
 
Particolare ingrandito della spiga dell'ornato "tagliato": a sinistra si notano i segni lasciati sulla carta dall'incisione calcografica priva di inchiostro, a dimostrazione che si è trattato di un difetto di inchiostrazione e non di un errore nella preparazione del cilindro.
   

Un insieme verticale del valore da 85 centesimi con la dentellatura spostata nei due sensi e con falle nell'inchiostrazione del nero.
Anche per questo valore della serie sono stati rinvenuti esemplari con lo spostamento in senso verticale della dentellatura.
 
Un evidente spostamento verticale della dentellatura: l'indicazione del valore (assieme alla scritta "ITALIA" ed alle scritte "in ditta") sono andati a finire sopra la vignetta.
 
A volte lo spostamento della dentellatura non è avvenuto solo in senso verticale, ma anche in orizzontale, dando luogo ad esemplari decisamente  abnormi come nel caso di questo blocco bordo di foglio, dove le vignette interessate sono dodici (anche se la perforazione è relativa a sei): queste occupavano le posizioni 57, 58, 59, 60, 67, 68, 69, 70, 77, 78, 79 e 80.
 
Uno spostamento della dentellatura nelle due direzioni (verticale ed orizzontale): la perforazione per sei esemplari ha interessato dodici vignette. Sono evidenti falle nell'inchiostrazione del nero sulla parola «ITALIA», sull'indicazione del valore e sono scomparse le piccole indicazioni "in ditta".
 
Questi francobolli, come anche nel blocchetto verticale presentato a sinistra (bordo inferiore di foglio) presentano delle falle nell'inchiostrazione del colore nero: la prima «I» di «ITALIA» è quasi scomparsa del tutto, come il simbolo dell'Euro e le scritte "in ditta".
Anche l'assieme di sinistra è difficile da definire: la perforazione è quella di una striscia di tre, ma per effetto del suo slittamento e della presenza del bordo di foglio, coinvolge complessivamente sei vignette. Si nota anche il disegno della cimosa doppio: separato dalla perforazione c'è tanto l'ornato del bordo inferiore del foglio, quanto quello del bordo superiore che doveva appartenere al foglio successivo.
 
 
 
 
Un particolare dell'angolo inferiore sinistro del foglio presentato a destra: sono evidenti le mancanze sulla parola «ITALIA» (che in alcuni casi diventa «LIA»), l'incompleta indicazione del valore e la scomparsa delle piccole scritte "in ditta".
Sono noti numerosi fogli (sicuramente alcune centinaia) che presentano una stampa "secca", con numerose e diffuse mancanze di inchiostrazione.
Qui sotto è presentato il foglio numero DA025485346 del quale vediamo un dettaglio a sinistra.
 
Uno dei tanti fogli di una tiratura del valore da € 0,85 che presenta una stampa secca e malamente inchiostrata soprattutto nel nero.
 
Ancora falle nel colore nero qui sotto, questa volta accompagnate da un modesto, ma non irrilevante, spostamento della dentellatura.
 
Un leggero spostamento della dentellatura (non evidente come nei casi mostrati sopra, ma non irrilevante, accompagna falle del colore nero.
Coppia della "Cortigiana" del Carpaccio che presenta ampie sbavature del colore grigio sulla cornice e del viola malva sulla vignetta; inoltre il nero delle scritte è incompleto ed evanescente.
 
Sono noti fogli di questo valore dove i colori si presentano slavati. Forse si è trattato di un intervento di pulizia sul cilindro con del solvente che, non ancora asciutto e pulito, ha diluito i colori non riuscendo a far lavorare la racla.
Da uno di questi fogli proviene il blocco di otto (posizioni 61, 62, 71, 72, 81, 82, 91 e 92) presentato qui sotto.
 
Un blocco di otto del valore da 85 centesimi in posizione d'angolo (inferiore sinistro) che presenta ampie irregolarità nella distribuzione dei colori.
 
A sinistra invece è mostrata una coppia dove i colori più diluiti risultano essere il grigio della cornice ed il viola malva della vignetta; il nero presenta falle di colore ed evanescenza, soprattutto in corrispondenza dell'indicazione del valore.
Naturalmente si tratta di anomalie occasionali.
I difetti di inchiostrazione del foglio interessano anche i segni grafici di controllo stampati sul bordo.
Ancora un foglio (rinvenuto a Savona da Giovanni Salvaderi del Forum di Filatelia e Francobolli) che recando il numero AA003719443 lo fa collocare tra le prime tirature (se non addirittura alla prima).
Del foglio si presentano alcune sezioni dove sono evidenti le differenze di inchiostrazione.
Difetti che interessano anche i segni grafici stampati in viola malva sulla cimosa destra del foglio.
 
L'andamento dell'inchiostrazione segue, su tutto il foglio, un andamento diagonale, alternando fasce di colore più intenso ad altre più deboli.
 
Questo esemplare particolarmente "slavato" proviene dalla posizione 99 del foglio numero AA003719443.

  Vedi la busta primo giorno e l'annullo di emissione
  

Busta di primo porto indirizzata in fermoposta.
Donne in fermoposta
Il servizio di fermoposta, cioè la possibilità per il destinatario di farsi indirizzare la corrispondenza presso un qualsiasi ufficio postale, era assoggettato al pagamento, di una tariffa supplementare di € 0,26.
Questo supplemento poteva essere pagato anticipatamente dal mittente, oppure dal destinatario al momento di richiedere all'ufficio postale la propria corrispondenza giacente in fermoposta.
Dopo l'aumento tariffario del giugno 2006 la tariffa per una lettera di primo porto era diventata quella di un invio prioritario, quindi € 0,60. Un invio in fermoposta veniva a costare € 0,86: € 0,60 (lettera di primo porto) + € 0,26 (diritto di fermoposta).
In questo caso il mittente pensò di non gravare il destinatario e pagò anticipatamente il costo del fermoposta assieme all'affrancatura della lettera, che risulta affrancata per € 0,86.
C'è un inconsueto accostamento del francobollo da € 0,85 a quello da € 0,01 che consente di comporre l'esatta tariffa necessaria per questa lettera annullata dal CMP di Padova il 5 luglio 2006.
 
Particolare dell'affrancatura di una lettera di primo porto inviata in fermoposta nel luglio 2006. La tariffa da € 0,86 consiste in € 0,60 per la lettera di primo porto per l'interno più € 0,26 per diritto di fermoposta.

Particolare dell'affrancatura da € 4,00.
Sesto porto
Bustone del peso compreso tra 351 gr. e 1.000 gr. (sesto porto) spedito per posta ordinaria.
La tariffa di € 4,00 venne assolta con l'apposizione di una striscia di quattro francobolli da € 0,85 integrata da un prioritario da € 0,60 (millesimo 2004).
Annullamento manuale del CMP di Torino del 3 novembre 2005.
 
Bustone di sesto porto da Torino (3 novembre 2005) a Porto Marghera (Venezia) con quattro francobolli "Cortigiane" da € 0,85. Nonostante la presenza di un francobollo prioritario, si trattava di un invio ordinario per il quale il francobollo prioritario fu impiegato solo per motivi di conguaglio dell'importo (la tariffa è infatti quella ordinaria e manca l'etichetta azzurra per richiedere il trattamento prioritario della corrispondenza).

Le "Cortigiane" in coppia a formare la tariffa di € 1,70.
Quarto porto
Busta del peso compreso tra 101 gr. e 250 gr. (quarto porto) spedito per posta ordinaria.
La tariffa di € 1,70 venne assolta con l'apposizione di una coppia di francobolli da € 0,85.
Annullo continuo del CMP di Verona del 18 febbraio 2006.
 
Busta di quarto porto da Verona (18 febbraio 2006) a Venezia con una coppia di "Cortigiane" da € 0,85.

Particolare dell'affrancatura da € 3,25 ottenuta con francobolli della serie "La donna nell'arte" annullati dall'ufficio postale di Marghera (Venezia) il 7 febbraio 2006.
Raccomandata di terzo porto
Raccomandata di terzo porto (da gr. 51 a gr. 100) spedita il 7 febbraio 2006 da Marghera (Venezia) per la medesima località.
La tariffa di € 3,25 è stata assolta con l'utilizzo di sei francobolli: due da € 0,85, una striscia di tre da € 0,45 ed uno da € 0,20 (nella versione "S.p.A."), tutti appartenenti alla serie ordinaria "La donna nell'arte".
 
Raccomandata di terzo porto (€ 3,25) affrancata con sei francobolli della serie ordinaria "La donna nell'arte".

Particolare dell'affrancatura: sull'annullatore del CMP di "Venezia Marco Polo" era stata montata una targhetta pubblicitaria della partita a scacchi vivente in costume di Marostica.
Lettera di secondo porto
Si tratta dello scaglione di peso (da gr. 21 a gr. 50) di posta ordinaria per il quale questo francobollo venne emesso.
Corrispondenza di secondo porto annullata dal CMP di "Venezia Marco Polo" il 12 agosto 2004, con targhetta pubblicizzante la "Cinquantesima Partita a Scacchi" di Marostica.
 
L'85 centesimi "Cortigiane" in uso isolato all'epoca dell'emissione copriva esattamente la tariffa di un secondo porto per l'interno.

Particolare dell'affrancatura con l'85 centesimi in uso isolato a coprire la tariffa per il Messico: annullo del CMP di Padova del 5 marzo 2007.
  
Il timbro d'arrivo apposto a Guadalajara (Messico) il 10 aprile 2007.
Lettera per l'estero
Dopo la riforma tariffaria introdotta dal decreto 12 maggio 2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del successivo 19 maggio, che stabiliva, tra l'altro, l'abolizione delle tariffe di posta ordinaria rendendo possibile solo l'uso della posta prioritaria, il valore da € 0,85 trovò il suo impiego isolato per le spedizioni di corrispondenza di formato normalizzato fino a 20 gr. per i paesi della Zona 2 (altri paesi dell'Africa, dell'Asia e delle Americhe).
Corrispondenza di primo porto di formato normalizzato annullata dal CMP di Padova il 5 marzo 2007 diretta a Guadalajara in Messico, dove giunse il 10 aprile, come attestato dal timbro d'arrivo posto al retro.
 
L'85 centesimi "Cortigiane" in uso isolato con le nuove tariffe in vigore dopo il decreto del 12 maggio 2006 copriva esattamente la tariffa di un invio di primo porto di formato normalizzato per il Messico..

Particolare dell'affrancatura da € 1,50 ottenuta con due valori della serie "La donna nell'arte".
 
Al verso della busta è impresso con inchiostro fluorescente il codice a barre canadese di instradamento postale.
Usato per formare una tariffa di secondo porto per l'estero (Zona 2)
Con la manovra tariffaria introdotta
dal decreto 12 maggio 2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del successivo 19 maggio, che stabiliva, tra l'altro, l'abolizione delle tariffe di posta ordinaria rendendo possibile solo l'uso della posta prioritaria, la tariffa di secondo porto (da gr. 21 a gr. 50) per l'estero (altri paesi dell'Africa, dell'Asia e Americhe) diventò di € 1,50.
In questa lettera di secondo porto per il Canada la "cortigiana" del Carpaccio è impiegata assieme alla principessa di Trebisonda per ottenere la tariffa di € 1,50 (€ 0,65+€ 0,85).
 
Lettera di secondo porto (fino a gr. 50) spedita dal CMP di Venezia il 23 luglio 2007 diretta a Mississauga (Ontario, Canada) affrancata per € 1,50 impiegando un francobollo da € 0,85 assieme ad uno da € 0,65 della serie ordinaria "La donna nell'arte".
 
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Pagina aggiornata il 16 maggio 2017.