Parte
della scritta con l'indicazione del valore del foglio di cento
francobolli sul bordo (che il decreto ministeriale indica sempre
come "cimosa").
Il soggetto
A seguito del nuovo tariffario entrato in vigore il 1° gennaio 2004 che,
tra l'altro, aveva portato l'affrancatura di una lettera di primo porto
(fino a gr. 20) per un paese della Zona 2 (altri paesi dell'Africa e
dell'Asia escluso il bacino del Mediterraneo ed Americhe) da € 0,52 ad
€ 0,65, si rese necessario predisporre questo francobollo che andava a
coprire la nuova tariffa.
Dopo aver dato la precedenza ai francobolli per le nuove tariffe di primo
e di secondo porto di posta ordinaria per l'interno, il 20 marzo 2004
venne emesso questo francobollo.
Disegnato da Pietro Niccolò Arghittu, «la vignetta raffigura un
particolare dell'affresco "S. Giorgio e la principessa di
Trebisonda", realizzato dal pittore Antonio Pisano detto il Pisanello,
nella Cappella Pellegrini della Basilica di Santa Anastasia a Verona.
Completano il francobollo la scritta "Italia" ed il valore
"Euro 0,65".»
I tre colori dichiarati dal tardivo decreto ministeriale 29 luglio 2004
pubblicato ancora più tardivamente nella Gazzetta Ufficiale n. 283 del 2
dicembre 2004 sono: «figura femminile in blu oltremare, cornice in rosso
carminio, nero».
Le caratteristiche
Il decreto precisa anche altre caratteristiche tecniche: «Il francobollo
è stampato in calcografia, su carta fluorescente, filigranata con
stelline a cinque punte disposte a tappeto su tutto il foglio; formato
carta: mm 25,4 x 30; formato stampa: mm 21,4 x 26...».
La dentellatura, stando a quanto dichiarato dal decreto ministeriale, è
13½ x 13¼.
Tuttavia si tratta di una dentellatura più vicina al passo 13¼ x 13¼
ottenuta mediante una
perforatrice a piastra che consente di perforare
contemporaneamente in un colpo solo tutti i francobolli del foglio,
ottenendo, grosso modo, una dentellatura simile a quella a blocco.
In pratica i "dentelli" che circondano i lati del francobollo
sono 17 x 20, cioè 17 "denti" sui lati corti (orizzontali) e 20
sui lati lunghi (verticali).
La perforazione orizzontale di una riga di francobolli del foglio consta
di 175 fori, compresi quelli "d'invito" sul bordo.
Sul bordo destro del foglio, in posizione non costante, vi è un
numeratore affiancato da un codice a barre.
Sul lato opposto del bordo (che il decreto ministeriale chiama
"cimosa") compare la consueta indicazione, stampata in rosso
carminio, del valore del foglio di cento francobolli: «Il foglio di
cento francobolli vale € 65,00».
L'impiego
All'epoca dell'emissione con il francobollo da € 0,65 si assolveva il
porto dovuto per una lettera ordinaria fino a 20 grammi con destinazione
America, Africa e Asia (esclusi i paesi del bacino del Mediterraneo).
In
questa coppiola (posizioni 41 e 42 del foglio di 100) l'esemplare di
sinistra presenta la stampa del nero debole ed evanescente in
corrispondenza del valore, mentre sull'esemplare di destra il nero
si è infiltrato abbondantemente sul colletto della principessa di
Trebisonda facendolo diventare nero (cortesia
di Gianfranco F.).
Curiosità ed anomalie
Per il particolare metodo di stampa calcografica, anche su questo valore
sono stati trovati esemplari con piccoli difetti di stampa occasionali,
riconducibili a falle e infiltrazione di colore.
Grazie alla cortesia di Gianfranco F. del Forum di
Filatelia e Francobolli, di
seguito sono mostrati alcuni esempi di questi difetti occasionali.
Falle
del colore nero diffuse sul valore in Euro, tanto da rendere
l'indicazione quasi evanescente.
La
scritta "in ditta" «I.P.Z.S S.p.A. - ROMA» risulta
parzialmente senza inchiostratura del nero.
La
scritta "in ditta" «I.P.Z.S. S.p.A. - ROMA» stampata
parzialmente con «ROMA» in blu oltremare.
Infiltrazione
del rosso carminio sulla scritta «ITALIA».
Il
nome del disegnatore «P.N. ARGHITTU» stampato in blu oltremare
anziché in nero.
Il
nome del disegnatore «P.N. ARGHITTU» stampato in blu oltremare
anziché in nero.
(Cortesia
di Gianfranco F.)
Anche per questo valore è
noto un modestissimo numero di fogli i quali presentano uno spostamento
della perforazione in senso verticale, in modo da far apparire in alto tutte
le scritte che, nel francobollo normale, si trovano in basso: la parola «ITALIA»,
l'indicazione del valore e le cosiddette scritte "in ditta".
Dentellatura
spostata verso l'alto in questo esemplare da € 0,65. Sono noti
pochissimi fogli che presentano questa anomalia.
Il
timbro d'arrivo al C.P.O. di Manila il 3 febbraio 2006.
Uso isolato
Non è possibile trovare questo francobollo in uso isolato diretto in
Italia per assolvere esattamente ad una tariffa per l'interno.
In questa lettera il 65 centesimi con la principessa di Trebisonda è
usato da solo per assolvere alla tariffa per cui fu emesso: primo porto
ordinario per l'estero.
Lettera spedita dal CMP di Padova il 28 gennaio 2006 e diretta a Manila
(Filippine) ove giunse il successivo 3 febbraio.
Lettera
di primo porto per l'estero (Filippine) affrancata con il
valore da € 0,65 usato isolato in precisa tariffa.
Al
verso della busta è impresso con inchiostro fluorescente il codice a
barre canadese di instradamento postale.
Uso isolato per l'Europa
La manovra tariffaria introdotta dal decreto 12 maggio 2006, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale del successivo 19 maggio, stabiliva, tra l'altro,
l'abolizione delle tariffe di posta ordinaria per l'interno e per
l'estero.
In questo periodo tariffario il francobollo da 65 centesimi, in uso
isolato, non può più essere usato per affrancare la corrispondenza di
primo porto per i paesi dell'Asia e delle Americhe, come quando venne
emesso, ma esclusivamente per paesi appartenenti alla Zona 1 (Europa e
bacino del Mediterraneo).
In questa lettera il 65 centesimi con la principessa di Trebisonda è
usato da solo per assolvere alla tariffa di primo porto per la Svizzera.
Lettera spedita da Venezia il 3 maggio 2008 e diretta a Langenthal (Svizzera).
Lettera
di primo porto per la Svizzera affrancata con il
valore da € 0,65 usato isolato in precisa tariffa.
Particolare
dell'affrancatura da € 1,50 ottenuta con due valori della serie
"La donna nell'arte".
Al
verso della busta è impresso con inchiostro fluorescente il codice a
barre canadese di instradamento postale.
Usato per formare una tariffa di
secondo porto per l'estero (Zona 2)
Con la manovra tariffaria introdotta dal decreto 12 maggio 2006 (Gazzetta Ufficiale
n. 115 del 19 maggio 2006), che
stabiliva, tra l'altro, l'abolizione delle tariffe di posta ordinaria
rendendo possibile solo l'uso della posta prioritaria, la tariffa di secondo porto (da gr. 21 a gr. 50) per
l'estero (altri paesi dell'Africa, dell'Asia e Americhe) diventò di €
1,50.
In questa lettera di secondo porto per il Canada la principessa di Trebisonda è
impiegata assieme alla Cortigiana del Carpaccio per ottenere la tariffa di
€ 1,50 (€ 0,65+€ 0,85).
Lettera
di secondo porto (fino a gr. 50) spedita dal CMP di Venezia il
23 luglio 2007 diretta a Mississauga (Ontario, Canada)
affrancata per € 1,50 impiegando un francobollo da € 0,65
assieme ad uno da € 0,85 della serie ordinaria "La
donna nell'arte".