E'
ormai accertato che in Europa si fumava già prima della scoperta dell'America
e quindi prima dell'introduzione del tabacco. Si fumavano erbe aromatiche,
medicinali ed anche allucinogene. Ma come si fumavano? Potevano già
esistere le pipe?
Al Museo Municipal de Vila Vella de Tossa de Mar sono esposte delle pipe
che si vorrebbero far risalire all'epoca romana.
Il
castello medioevale sul promontorio di Tossa de Mar protegge la città
vecchia dalle incursioni dei pirati con le sua cinta di mura e le
torri, conservatisi pressoché intatti fino ai giorni nostri (agosto
1975).
La
parte della baia con il porticciolo e la spiaggetta di Tossa de Mar
vista alla sera dall'alto delle mura (agosto 1975).
Un'altra
inquadratura serale di Tossa de Mar vista dall'alto delle mura
medioevali che proteggevano l'antica Tursia (agosto 1975).
Provenendo dalla Francia ed attraversando i Pirenei, là dove questi si
spingono fino al mare, si incontra una delle più belle coste del
Mediterraneo: circa duecento chilometri di scogliera ripida e scoscesa, di
piccoli porti naturali protetti, di miriadi di villaggi disseminati su
spiagge sabbiose: la Costa Brava.
Là dove la costa assume le sue caratteristiche più spettacolari, con
baie difficilmente raggiungibili da terra, sorge Tossa de Mar, che di
tutte le località del litorale e sicuramente la più attraente.
A Tossa de Mar si trovano le testimonianze degli antichi abitanti: celti,
iberici, greci e romani.
Le più antiche vestigia di Tossa sono costituite da una cittadina romana,
di carattere agricolo, che esisteva già nel primo secolo dopo Cristo.
I primi scavi vennero iniziati nel 1914, in un sito chiamato Els Ametllers.
Dimostrarono, tra l'altro, l'esistenza di una fortificazione più piccola
di quella attuale che risale al XII-XIII secolo.
Gli scavi ripresero nel 1920 e portarono allo scoprimento di un frantoio e
dei magazzini di una villa romana, datata tra il primo ed il secondo
secolo dopo Cristo, due serie di abitazioni pavimentate con ricchi
mosaici, uno dei quali di eccezionale importanza.
Nel 1934 si procedette a nuovi scavi che portarono alla scoperta di bagni,
una piscina ed altre costruzioni che dimostrarono la grande importanza
della villa romana di Turissa (dal latino "turris":
torre) antico nome di Tossa.
La cittadina era costruita secondo il modello romano: la villa urbana,
dove abitava il dominus, dominava la villa rustica, o casa di
lavoro; esistevano tutte le comodità dell'epoca, tra cui tre stanze da
bagno (il frigidarium, il tepidarium, il caldarium),
una piscina ed una vasca da bagno.
Le prime invasioni di popolazioni settentrionali si ebbero nel terzo
secolo, con la discesa dei Franchi che distrussero la vicina capitale
della Catalogna (Barcellona) e sottomisero Tarragona. In questa occasione
la città di Turissa patì notevoli danni, tanto che fu in gran parte
riedificata nel quarto secolo ed è a questa epoca che risalgono molti
reperti, tra cui i mosaici.
Ulteriori invasioni si ebbero dopo il quinto secolo e determinarono una
progressiva decadenza che culminò con l'incendio che distrusse
definitivamente la villa nell'ottavo secolo, a seguito di un'incursione di
truppe musulmane.
Le mura medioevali del XII-XIII secolo, quando nel frattempo Tossa si
chiamava Tursia, dimostrano la vita relativamente tranquilla che condusse
la città fino ai giorni nostri.
Ci siamo interessati così a lungo della storia di Tossa, perché proprio
dagli scavi effettuati (che proseguono anche nei nostri giorni) sono stati
trovati dei reperti di una certa eccezionalità: alcune pipe di
terracotta.
Sei di queste pipe sono esposte, tra lucerne, piatti ed altri oggetti
dell'antica Turissa, nel Museo Municipal de Vila Vella de Tossa. Quello che
colpisce il visitatore un po' attento è che sul cartellino, posto sulla
vetrinetta, è scritto che sono «Pipe romane»!
Ci siamo intrattenuti, effettivamente molto scettici, con il Direttore del
Museo, il dott. Vicente Esteban Darder.
Secondo alcuni archeologi le pipe esposte nel Museo di Tossa non sarebbero
di epoca romana, come invece sostiene il dott. Darder per essere state
rinvenute durante gli scavi della villa (I-IV secolo dopo Cristo) in
strati piuttosto profondi. Questi archeologi sostengono che sarebbero
state fabbricate tra il XVII ed il XVIII secolo, che servivano per fumare
tabacco e che pertanto dovrebbero essere ritirate dall'esposizione del
Museo o, perlomeno, non essere esposte tra i reperti dell'antica Turissa.
Le
sei pipe esposte al Museo Municipal de Vila Vella de Tossa de Mar.
Disegni
eseguiti dal vero, in mancanza di una adeguata attrezzatura
fotografica.
Tuttavia questi stessi archeologi non sanno dare una spiegazione come
queste pipe siano finite dove sono state trovate.
Il dott. Darder invece ricorda che ormai è pacificamente provato che in
Europa si fumava ben prima della scoperta dell'America, e quindi
dell'importazione del tabacco.
Gli Sciti fumavano già da alcuni secoli prima della nascita di Cristo e
qui a Tossa abbiamo la prova che in epoca romana si utilizzavano già le
pipe, probabilmente per fumare erbe aromatiche o medicinali.
Anche nel Medio Evo era in uso tra le persone più modeste e povere, in
Catalogna, fumare foglie di estramonio come calmante: a volte era lo
stesso medico a prescrivere questa cura anche per le classi più abbienti,
seppure esistevano dei preparati che avevano lo stesso effetto calmante.
Nessuna meraviglia quindi che possano esistere pipe così antiche.
A riprova di quanto sta dicendo che queste pipe risalgono al quarto
secolo, il dott. Darder ci esegue il piccolo schizzo che riproduciamo:
mostra una settima pipa (non ancora esposta nelle vetrine del Museo)
ritrovata nell'inverno 1975/76.
Uno
schizzo eseguito dal dott. Vicente Esteban Darder, Direttore
del Museo Municipal de Vila Vella de Tossa: mostra una pipa in
terracotta incontrata nella campagna di scavo dell'inverno
1975-76.
Questa pipa è stata portata alla luce durante una piccola campagna di
scavi, nella zona nord della villa romana. E' in terracotta a pasta grigia
e si trovava a 124 centimetri di profondità presso un probabile scarico
di una delle piscine. Assieme alla pipa sono stati estratti tessere di
mosaico del quarto secolo, frammenti di stucco e di ceramica subgallica
senza decorazioni.
Si suppone, e per il dott. Darder è abbastanza credibile, che i frammenti
di ceramica e di stucco, assieme alla pipa, siano stati trasportati fuori
della casa dopo la sua prima distruzione, avvenuta nella seconda metà del
terzo secolo, mentre le tessere di mosaico, del quarto secolo, sarebbero
quelle avanzate dopo la ricostruzione dei pavimenti.
Secondo Vicente Esteban Darder, che ha anche consultato uno specialista in
pipe di terracotta, queste pipe di epoca romana, a prima vista, potrebbero
essere confuse con quelle in terracotta dei secoli XVII e XVIII perché
erano state usate le identiche tecniche di fabbricazione ed anche la
creta, che proveniva dallo stesso luogo, era della stessa composizione e
qualità. Tuttavia dovrebbe essere possibile, anche se è difficile,
effettuare una classificazione cronologica di queste pipe così simili,
tenendo conto di tutte le forme, dei piccoli disegni, dei dettagli, delle
decorazioni, eccetera.
I festoni, che compaiono sul fornello di alcune di queste pipe, si trovano
anche su lucerne del quarto secolo e sono di modello persiano;sono diversi
da quelli usati nel XVII secolo.
Ed ancora: una delle pipe esposte, rotta, ricorda la forma del "chibuque"
turco (ma, aggiungo io, bisognerebbe vederla intera) ed invece ha gli
stessi festoni ornamentali del quarto secolo.
Ringraziamo il dott. Vicente Esteban Darder per il tempo che generosamente
ci ha voluto dedicare. Nel momento del commiato il dott. Darder aggiunge
che a Tossa de Mar vive un anziano signore che possiede una collezione di
una sessantina di pipe differenti, di terracotta, rinvenute tutte nei
dintorni di Tossa. Aveva anzi manifestato l'intenzione di farne una
donazione al Museo.
Siamo curiosi ed andiamo a cercare questo signore.
Purtroppo la sua abitazione è chiusa ed al campanello non risponde
nessuno: «vacaciones», ci spiega un ragazzino.
Pazienza, sarà per un'altra volta.
E sull'origine di quelle pipe in terracotta del Museo, che secondo il suo
direttore avrebbero visto 1500 anni di storia e nelle quali sarebbe stato
fumato qualcosa di diverso dal tabacco, non pensiamo più, mentre ci
addentriamo per le stretti calli di Tossa de Mar, tra le casette bianche
dei pescatori, dalle quali esce il profumo del pesce, della paella,
della zarzuela.