I francobolli per turisti emessi dagli operatori postali privati

[fabiov]

Ciao Andrea61,
dimenticavo di ringraziarti. Infatti ripensando alla storia che tu mi hai fatto venire in mente alcuni giorni fa e che ho appena scritto in fondo al mio post di poco fa, mi era scattata una molla su delle etichette usate dalla Qantas. a suo tempo ti faro' leggere l'articolo che ne e' scaturito...
Così mi darai il tuo parere.
Ciao ciao fabiov

[medor]

Ognuno puo' collezionare cio' che preferisce e se si resta in ambito di collezionismo filatelico puo' a suo piacimento mettere i paletti dove vuole, senza che soloni più o meno attendibili critichino cio' che uno colleziona.
Uno vuole collezionare i francobolli emessi da Nazioni africane con su i calciatori? Fa benissimo, anche se il 90 % di quei francobolli, magari CTO, non hanno mai visto il Paese apparentemente di origine e che c'e' stampigliato sopra.
Uno vuole collezionare solo i francobolli dell'Isola delle Rose? fa benissimo! Anche se qualcuno non trovandoli sui cataloghi non li considera tali.

Una raccolta a mio avviso deve sempre uniformarsi ad un criterio, ad una logica. Se parliamo di francobolli la mia opinione è che per dimostrarsi veramente tali, e quindi meritevoli di essere inseriti in collezione, debbano avere alle spalle un regolare servizio postale. Anche su base locale, (i mitici locals), anche convenzionato, anche sostitutivo di quello ufficiale (strike stamps), anche con volumi di traffico esigui o inesistenti a livello di circolazione interna (TAAF), anche furbescamente destinati più alla raccolta fondi che a reali esigenze di affrancatura (gli aviatori lettoni), anche di natura smaccatamente propagandistica (le soprastampe di certe occupazioni). Non basta quindi la presenza di un ente emittente, è necessario che quest'ultimo sia legittimamente autorizzato a farlo, anche su porzioni di territorio ridotte o per limitati periodi di tempo. Sono pertanto piuttosto freddo sui bolli di fantasia, creati da personaggi eccentrici o strampalati col solo scopo di far parlare di sé ma che non fanno riferimento ad una vera organizzazione dedita alla raccolta, smistamento, trasporto e distribuzione della corrispondenza. In questo caso li escluderei in maniera brutale.

[fabiov]

Ciao,
Risolto il mistero del francobollo della GPS con annullo di Poste Italiane. Vaccari News ha pubblicato oggi la seguente notizia:

NOTIZIE DALL'ITALIA
Questione di etichetta!
Un caso anomalo e la spiegazione data dalla Globe postal service, l’azienda che ha curato l’instradamento della cartolina
La Globe postal service continua a farsi notare. Questa volta, tuttavia, non per i “francobolli” che firma, ma per l'instradamento. Protagonista, una cartolina spedita da San Vito Lo Capo (Trapani) a Milano. Regime interno, quindi. Alla vignetta dell’azienda risulta aggiunta l'impronta di unâ affrancatrice meccanica di Poste italiane, per 70 centesimi, applicata a¦ Gironico (Como).

Dal maggio 2014 -spiega a “Vaccari news” l’amministratore delegato della società , Stefano Paniconi- per velocizzare il nostro servizio di postalizzazione nazionale delle cartoline abbiamo introdotto l’apposito sticker «Italy to Italy», venduto ad 1,20 euro. Il supporto affida, in questo caso alla struttura diretta da Francesco Caio, “la consegna a domicilio delle cartoline in quanto da noi ritenuto ente postale di riferimento affidabile e con capillare diffusione territoriale”.

Altro è il problema della tempist ica, visto che l'™oggetto in parola ha impiegato più di un mese (dagli inizi di giugno al 25 luglio) per arrivare a destinazione. Il rivenditore -è l’ipotesi della ditta- ha dato al cliente un’etichetta destinata all’estero di vecchio tipo, nella quale non figura la dicitura “No Italy”. Per tale motivo, la comunicazione è finita tra gli invii internazionali ed avviata alla struttura scelta per tali rapporti, che però non è autorizzata a veicolare quelle dirette nel Bel Paese. In tali frangenti, esse sono raccolte, separate ed inoltrate a Poste italiane. Trafila che spiegherebbe il significativo lasso temporale intercorso.

Il nostro servizio -conclude il rappresentante- “si colloca nella fase dove si genera il bisogno, nel caso specifico supplisce alle difficoltà di acquisto di francobolli da parte del turista”. Anche se questo comporta una spesa e tempi di recapito maggiori.

Grazie a Vaccari News il mistero e' risolto. Un'altra cartolina che mi ero spedito da Ortigia il 17 luglio mi e' arrivata l'altro ieri. Ma siccome invece del bollo con lo stivale (Italy to Italy) avevo messo lo stesso bollo per Zona 1 citato da Vaccari, anche la mai cartolina e' arrivata in ritardo e con l'annullo meccanico di Poste Italiane da 0,70.
Praticamente la comodità di trovare i francobolli in negozi per turisti e poi di imbucarla sul posto viene a costare 0,50 cent.
Ciao fabiov

[debene]

a tutti!
Mi inserisco in questa discussione anche se più volte siamo ritornati su questi argomenti.
Ma l'argomento è evidentemente molto sentito.

Che ognuno possa collezionare ciò che preferisce credo sia scontato.

Spesso noto che siamo insofferenti a collezionare secondo delle regole prestabilite.
Dobbiamo però considerare che il mondo filatelico da quando è nato si è dato una organizzazione che vede i circoli locali afferire ad una federazione nazionale raccolte poi sotto una federazione internazionale. Questi organismi hanno diviso le possibili collezioni in classi e hanno dettato le regole affinché una collezione possa appartenere ad una classe piuttosto che ad un'altra.

Detto questo ritengo assolutamente sterile portare avanti discussioni viste più volte qui sul forum che criticano o meno queste regole.

Decidete : volete partecipare ad una manifestazione ufficiale ? dovete rispettare queste regole!
Volete collezionare liberamente ? Mettete anche oggetti che io non definirei “monnezza” come volgarmente ha fatto qualcuno in un altro post ma semplicemente oggetti “border” o “off” line.

Sul fatto che debbano esistere delle regole per gli ambiti di cui sopra mi sembra altrettanto scontato e questo vale ancora di più per un giovane che si avvicina per la prima volta.
Che poi queste regole nel tempo debbano essere riviste, aggiornate e ammodernate è forse un qualcosa che si scontra contro una certa “staticità” degli organismi di cui sopra.

Collezionare “liberamente” cioè senza delle regole può essere solo uno “status” che si raggiunge molto più in là quando si è già acquisita una certa esperienza nel settore.

Avendo fatto entrambe le esperienze, mostre a concorso e mostre libere, posso tranquillamente dire che le due cose possono convivere.
Ma quello che noto ancora è una certa ritrosia da parte dei filatelici ad esporre le proprie collezioni e questo certamente dovuto alla paura di essere sottoposti ad un giudizio.

Purtroppo concludo con una nota amara. Se notiamo un certo calo di interesse verso il nostro hobby questo per me è dovuto soprattutto alla mancanza di quelli che io chiamo “i buoni maestri”.

A questo punto attendo qualche altro commento per poi approfondire qualche altro concetto.



sergio

[fabiov]

Ciao Sergio!
Parole equilibrate e sagge le tue, condivisibili sino in fondo.
Sono anche d'accordo con medor ma solo per il 99%. E' verissimo che ha poco senso mettere in collezione etichette fatte in un sotto scala usando una laser printer, ma se uno si legge il libro Phantom Philately di Melville (non quello di Moby Dick), scoprira' il fascino dei phantom classici, alcuni dei quali -nel tempo- sono stati riconosciuti come precursori o addirittura oggetto di riproduzione stamp on stamp su francobolli ufficiali...
Molti dei phantom di inizio 1900 fanno parte della storia della filatelia (ma non della storia della Posta), e come tali possono essere collezionati ed anche raccontati. Ricordate il pesce d aprile con gli inesistenti francobolli di Capacua? O i bolli di Moresnet? O le croci di Sant'Andrea? Etc... Etc..
Curiosi... Se si e' dei curiosi con la mente aperta la nostra collezione di francobolli sara' una fonte inesauribile di divertimento... E di cultura!
Ciao ciao fabiov
P.S. Se non lo trovate leggetevi il gradevole articolo sui pesci d'aprile:
http://www.fabiovstamps.com/pdf/AdF13%2 ... -draft.pdf

AdF13 pesce -draft.pdf

[Fiore]

E' vero, la discussione si è proposta diverse volte sul forum, così come altre discussioni di diversa natura; evidentemente per questi argomenti non esiste una risposta univoca, o meglio, esistono molte diverse risposte.
In questo caso mi sento di appoggiare la posizione espressa da Sergio, estremamente lineare, tutto sommato.
Esiste una federazione con le sue regole ed i suoi riferimenti, molto bene; non volglio (qualsiasi sia il motivo) aderire ad essa? Nessuno mi obbliga... se voglio giocare a calcio nessuno mi obbliga ad iscrivermi alla FIGC e trovarmi una squadra: prendo un pallone, raduno qualche amico e gioco... e volendo mi posso fare le regole che voglio! Chemmifrega (scusate il termine tecnico) se la FIGC "non mi riconosce"!
Idem per il francobollo: collezionare è un piacere, se diventa necessario l'obbligo di stare entro certi parametri... che piacere è? Oltretutto, anche nel mondo ASFE c'è una certa "libertà": prova ne sia il fatto questo topic, in cui Sergio chiedeva se il tal francobollo è da mettere in collezione o no... ognuno, entro certi limiti (ma limiti "logici", non imposti) considera o no la tal entità... per cui la mia lista di entità che qualcuno potrebbe non considerare entità separate, mentre non ne comprenderà altre che lo stesso qualcuno invece prenderà in considerazione.
L'importante è darsi delle regole, magari ognuno le sue, e collezionare ciò che più piace.
Sto forse io a sindacare chi colleziona saggi? Si possono considerare francobolli, visto che non sono mai stati utilizzati per affrancare? E i non emessi?Anche se decretati eccetera, non essendo mai stati emessi, che titolo di "francobollità" hanno? O, molto più semplicemente, sto io forse a criticare chi si dedica ad un periodo storico estremamente ridotto (che ne so, la collezione dei francobolli delle Romagne), reputando, per la MIA ottica, che questo sia troppo riduttivo?
No.
E allora?
Anzi, vi dirò: MAGARI quelli che io considero francobolli fossero snobbati a livello universale... costerebbero di meno!

[fabiov]

Ciao Fiore,
Tu come me collezioni ASFE. Per fortuna non siamo decine di migliaia a fare questo tipo di raccolta... Perché dico per fortuna? Perché' se fossimo in tantissimi non potremmo avere in collezione i francobolli locali di Clipperton (il granchio nero dal facciale di 1 $ ebbe una tiratura di soli 200 esemplari, come scritto nell'articolo apparso nel 1898 sul mensile della Stanley Gibbons di Londra). Oggi con un po' di fortuna e molto tempo a disposizione lo si trova a soli 350 euro... Confronta il suo prezzo con il Gronchi rosa di cui ne esistono 75.000 esemplari... Quindi in sordina mettiamo in collezione i nostri Locals e lasciamo i Gronchi Rosa a che se lo possono permettere. Io per esempio nella mia collezione d'Italia non ce l'ho, e con i soldi relativi mi sono comprato una decina di rarita'...
Non faccio qui l'elenco altrimenti qualcuno di voi sviene....
Bye fabiov

[debene]

Certo Alberto innanzi tutto deve essere un piacere e dobbiamo divertirci.

Abbiamo più volte ribadito che la Filatelia è cultura e sicuramente la cultura la troviamo sia analizzando quello che scherzosamente spesso definisco " lo studio della decima tonalità della terza emissione " sia studiandomi delle emissioni private e locali.

Poi in assoluto non sconsiglerei un giovane nell'intraprendere la strada di una collezione tradizionale che anche se presenta paletti può insegnare molto.
Io poi ripeto sono dell'idea che le nostre collezioni non dobbiamo tenercele nei cassetti ma dobbiamo cercare di esporle e farle ammirare ad altri.
Sapete perchè spesso vien detto che le mostre ufficiali sono solo una accozzaglia di quadri che nessuno vede ?
Perchè le collezioni esposte andrebbero viste e raccontate insieme con l'autore; io cerco sempre di farlo quando è presente l'autore.

Chi era all'edizione Di Filatelica a Lavagna si ricorderà certamente della bellissima presentazione di Carraro; la sua presentazione rese accettabile a tutti una collezione particolarmente "seria".

Ma qui ritorniamo sul concetto dei "buoni maestri"!



sergio

[fabiov]

Ok Sergio,
concordo con te: le collezioni vanno raccontate. Ho un recente e piccolo esempio con la mia collezione dei francobolli dell'Isola delle Rose che ho esposto a Berceto, nell'ambito del mese di revival su quest'isola "CHE NON C'E" grazie all''organizzazione del locale museo. Ebbene nel programma era prevista una visita guidata alla mia collezione e prima dell'ora fissata c'erano già una decina di persone in attesa. Allora la raccontai a loro in anticipo e poi venti minuti dopo ripresentai la collezione ad un altro gruppo di persone. C'erano dei collezionisti, ma anche curiosi o esperantisti che volevano notizie sulla loro isola attraverso i pochi documenti postali esistenti. Le domande che mi fecero erano tutte interessanti e non banali, a parte i soliti "ma quanto vale quel francobollo o quella busta"...
I commenti fra i presenti a fine presentazione erano dei mormorii di interesse e di " ah ora ho capito"...
Raccontare le proprie collezioni in esposizione è una cosa che può affascinare anche i NON collezionisti... io obbligherei i pluri-medagliati a presentare secondo un orario prefissato le loro collezioni a Romafil, Milanofil etc... in modo che altri collezionisti possano portare dei potenziali collezionisti a sentire (oltre che a vedere) le collezioni esposte.
Le collezioni nelle grosse manifestazioni sono sempre MOLTO BELLE e interessanti, peccato che non ci sia MAI nessuno a vederle se non i giudici e 4 amici dell'espositore. PERCHE'???
Chiedo ad Andrea61 se si è mi discusso in Federazione di mettere in piedi delle visite guidate e soprattutto pubblicizzate con locandine prima e durante le fiere.
Ciao ciao fabiov

[debene]

Raccontare le proprie collezioni in esposizione è una cosa che può affascinare anche i NON collezionisti... io obbligherei i pluri-medagliati a presentare secondo un orario prefissato le loro collezioni a Romafil, Milanofil etc... in modo che altri collezionisti possano portare dei potenziali collezionisti a sentire (oltre che a vedere) le collezioni esposte.
Le collezioni nelle grosse manifestazioni sono sempre MOLTO BELLE e interessanti, peccato che non ci sia MAI nessuno a vederle se non i giudici e 4 amici dell'espositore. PERCHE'???
Chiedo ad Andrea61 se si è mi discusso in Federazione di mettere in piedi delle visite guidate e soprattutto pubblicizzate con locandine prima e durante le fiere.

mi chiedo solo perchè in tanti anni non sia mai successo ?
poi forse ha ragione chi dice che sono mostre fatte solo per autoreferenziarsi !



sergio

[Rosalba]

quanta verità, secondo me, nelle tue parole Sergio!

una collezione solo guardata, specie da chi non la conosce e non ne conosce la storia, è una collezione di cui si apprezza pochissimo del tanto che invece contiene.

Filatelia è sì vedere ma anche e forse ancor più cercare e studiare e quindi "ascoltare" da chi questa ricerca l'ha fatta per mettere insieme una certa collezione da esporre.

Le mostre per essere molto più fruibili e coinvolgenti secondo me dovrebbero prevedere che colui che espone faccia anche da cicerone ai visitatori, descrivendo il percorso prima mentale e poi pratico che ha portato a realizzare quella collezione.
Sarebbe di certo tutto più affascinante, comprensibile e arricchente.

A Berceto la stanza della collezione durante le visite guidate era piena!!! E non c'era neanche un filatelista, se non un signore di La Spezia giunto appositamente. Gli altri tutti al di fuori del collezionismo filatelico ma quanto interesse, quante domande durante la visita e alla fine!!!! Molto bello.
E la cosa che a me piace di più è quando una persona a cui hai parlato di francobolli e di posta raccontando storie interessanti dice stupita: non pensavo che la filatelia fosse così emozionante!

[fernando]

Ciao.

Fabio - concordo con quello che scrivi, perché sarebbe oltre che interessante, aiuterebbe a capire le collezioni esposte anche dai profani e avvicinare altri a quel tipo di collezione perché spiegandole farebbero capire meglio i metodi e ragioni.

Fernando.

[fabiov]

Ok fernando!
Tieni conto che il numero dei collezionisti è purtroppo in diminuzione. Un tempo si vendevano le marmellatine con dentro i francobolli e facevi proseliti. Adesso neanche se metti i francobolli dentro la NUTELLA cattureresti qualche giovane.
Allora per allargare la base bisogna avvicinare e coinvolgere persone oltre i 35 anni che hanno tempo a disposizione e magari possono spendere (anche poco) per i loro hobby. Quale occasione migliore per avvicinarli alla filatelia che accompagnarli a Romafil (tanto per far un esempio) a sentire Carraro O CHI ER LUI CHE RACCONTA UNA SUA COLLEZIONE?
bye fabiov

[Erik]

Chiedo ad Andrea61 se si è mi discusso in Federazione di mettere in piedi delle visite guidate e soprattutto pubblicizzate con locandine prima e durante le fiere.

Ciao Fabio,
a questo ti posso rispondere anch'io e ti rispondo che è già stato fatto in almeno un paio di occasioni (ricordo Milanofil e Romafil dello scorso anno, perché ero presente - a Roma anche con una mia collezione -, ma non escludo che si sia fatto anche altre volte). Nessun obbligo, comunque, gli espositori a parlare erano volontari. Per quanto ho potuto vedere, la cosa ha avuto un discreto successo.

[fabiov]

Ciao Erik,
l'iniziativa e' certo lodevole. Ma va pubblicizzata per tempo attraverso le riviste e i circoli. Questo perche' è utile e istruttivo per tutti che si vada a sentire l 'espositore che racconta la sua collezione, MA sarebbe ancora più utile se nel pubblicizzare la cosa si invitassero i filatelisti a portarsi dietro qualche amico potenzialmente futuro collezionista per farlo interessare al nostro mondo.
Ciao fabi v

[fabiov]

ciao a tutti!
ringrazio Sergio che da Roma il giorno 30 luglio mi ha spedito una cartolina affrancata con il bollo Italy to Italy della GPS. Essa è stata trasportata a Grunico e il giorno 8 agosto è stata annullata con il solito annullo rosso a macchina di Poste Italiane (o,70). Oggi, giorno 13 mi è stata consegnata dal normale postino insieme all'altra posta.
Quindi ha fatto lo stesso giro delle due cartoline di zona 1 ma ci ha messo meno tempo.
Grazie Sergio e le tue che fine hanno fatto?
Ciao fabiov

[debene]

Fabio,

spero di dare presto notizie



sergio

[Fiore]

Ringrazio moltissimo Sergio: oggi è arrivata la sua cartolina da Roma, imbucata il 30 luglio, debitamente "annullata" con "rossa" dell'ufficio postale di Gironico (CO).

[fabiov]

Comunque anche la tua ci ha messo 13 giorni... Quindi si spende 1,20 euro invece di 0,70 e la cartolina arriva grosso mdo una settimana dopo il normale... Non mi sembra un bel guadagno... Anzi...
Unico vantaggio e' che si imbuca nello stesso posto dove si comprano i francobolli della GPS, e questo per gli stranieri potrebbe essere un plus di comodità che vale 0,50.
Ah... Natiuralmente gli Asfiesti hanno una Entita' in più da mettere in collezione..
Bye fabiov

[Erik]

Unico vantaggio e' che si imbuca nello stesso posto dove si comprano i francobolli della GPS ...

Comodità offerta anche da qualsiasi ufficio postale e dalla maggior parte dei tabaccai, che in moltissimi casi hanno una buca di impostazione all'esterno o nelle immediate vicinanze. Francamente, considerati anche i tempi di recapito, a parte la curiosità dei francobolli speciali non vedo tutta questa convenienza