1938: lettere (anche un po' italiane) dalla Terra dei Sudeti

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Giuseppe Ghetti
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1938: lettere (anche un po' italiane) dalla Terra dei Sudeti

Messaggio da Giuseppe Ghetti »

Mi interessa conoscere il testo di corrispondenza di questa cartolina, spedita il 27 Settembre 1938 da Jablonec nad Nisou (in Tedesco Gablonz an der Neiße):
Scansioni n. 174a.JPG

Mi piacerebbe sapere se, in un messaggio privato, traspare qualcosa dei drammatici avvenimenti politici che si stavano svolgendo in quei giorni e in quei luoghi: siamo infatti in una località dei Sudeti poco prima della conferenza di Monaco, al culmine della crisi.
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Andrea61
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Re: Mi aiutate col Tedesco?

Messaggio da Andrea61 »

Il mio tedesco è molto arrugginito e non ho capito proprio tutto, ma per quello che vedo si tratta di semplici convenevoli: si scusa per non aver scritto per molto tempo, ringrazia per qualcosa, parla di una prossima caccia............

Se l'ombra di Hitler si stendeva minacciosa, non è da questa cartolina che si scorge.
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Giuseppe Ghetti
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Re: Richiesta di traduzione e posta dai Sudeti.

Messaggio da Giuseppe Ghetti »

Grrazie, Andrea.
La cartolina di sopra presenta questa scritta:
cs.JPG

La scritta "censurováno" (censurato") in lingua ceca dovrebbe significare che la località, il 27 Settembre 1938, era ancora sotto il controllo delle autorità cecoslovacche, al contrario di altre città dei Sudeti (come Aš - Asch), già in mano alla milizia nazista (Freikorps) di Konrad Henlein; il fatto che la posta fosse censurata (Jablonec nad Nisou era in piena zona di operazione del mobilitato esercito cecoslovacco), spiega forse anche la mancanza di altre notizie oltre ai convenevoli.
Ho altre tre buste dello stesso mittente, il signor Adolf Morichetto, indirizzate allo stesso destinatario, tale Hermann Wallbrecht, di Berlino. Ognuna racconta qualcosa.
Questa è la prima, datata 13 Ottobre 1938:
a.JPG

Compare un francobollo tedesco, un ordinario da 12 pfennig, che credo sia l'unico a scontare la tariffa postale, mentre i francobolli cecoslovacchi mi paiono posti per creare una specie di ricordo. Mi piacerebbe sapere se la tariffa da 12 pfennig sia giusta per una lettera all'interno (oramai) del Reich. L'annullo è ancora quello delle Poste cecoslovacche, ma da esso è stato scalpellato il toponimo ceco: i malefici effetti del patto di Monaco (29 Settembre 1938) si fanno sentire anche nella posta.
Il signor Morichetto, forse recandosi all'ufficio postale, vi ha visto in uso, ripeto: forse, un timbro - non un annullo - con la data dell'8 Ottobre 1938, recante una croce uncinata e le scritte "Heil Hitler" e "Tag der Befreiung" (Giorno della Liberazione). Timbri del genere credo siano stati approntati nelle varie località dei Sudeti per festeggiare il giorno (in questo caso l'8 Ottobre '38) dell'ingresso in città dei "liberatori". A questo punto (è sempre la mia ipotesi) decide di mandare al suo corrispondente berlinese un altro ricordino:
b.JPG

Gli annulli di questa busta hanno la stessa data della prima (anche se il timbro postale, sempre scalpellato, è diverso), ed è per questo che mi pare plausibile la mia ipotesi. Oltre al francobollo tedesco, Morichetto applica a casaccio sulla busta i francobolli oramai "inutili" della morente Cecoslovacchia.
Chissà che effetto avrà fatto ad un Tedesco dei Sudeti ricordarsi di avere gridato a pieni polmoni "Heil Hitler" e di avere acclamato la "Liberazione" nel Settembre - Ottobre 1938, quando, dopo il Maggio 1945, si ritroverà, prima imprigionato, poi privato di tutti i suoi beni, insultato, maltrattato a volte a sangue, e finalmente espulso per sempre dalla sua terra natale.
Questa è l'ultima lettera della mia corrispondenza fra Morichetto e Wallbrecht:
c.JPG

E' listata a lutto, certamente per motivi personali. Non vorrei sembrare cinico a proposito del lutto (familiare?) di Adolf Morichetto, tuttavia mi pare che niente di meglio di una lettera coi bordi neri possa concludere questa serie di immagini. Morichetto è in lutto, ma sono anche in lutto tutti i Cecoslovacchi e presto prenderanno il lutto milioni di Europei, prima, e di abitanti del nostro pianeta, poi.
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thiswas
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Re: Aiuto per traduzione e posta dai Sudeti

Messaggio da thiswas »

Ciao Giuseppe,
belle le buste che ci mostri, ma forse è possibile anche una spiegazione diversa alla presenza dei fb cecoslovacchi. E se fosse una forma di "resistenza" passiva all'invasore? Chi sono i personaggi rappresentati sui bolli? Potrebbe darsi che il nostro Morichetto volesse, tramite i francobolli, dimostrare al suo amico tedesco che la Cecoslovacchia (r)esisteva ancora, in tal caso il timbro con la croce uncinata potrebbe essere stato apposto da un impiegato molto devoto al Reich.
In ogni caso è sempre emozionante vedere posta spedita in giorni che sarebbero rimasti nella storia :clap: :clap:
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giandri
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Re: Aiuto per traduzione e posta dai Sudeti

Messaggio da giandri »

Caro Giuseppe (ilsergente), anche se intervengo quasi mai nei tuoi topic (non c'è mai nulla che si possa aggiungere), lasciami con questa occasione complimentarmi con te per tutte le cose che ci racconti sempre con tanta passione ed umanità.
Anche il mio tedesco è arrugginito, ma sinceramente nella cartolina del signor Adolf (nella firma leggo "Dolf", ma sarà un problema di calligrafia) credo che non ci siano solo "convenevoli".
Il mio omonimo Andrea torinese probabilmente ha interpretato una parola leggendola come "caccia" ("Jagd", ma qui eventualmente si leggeva "Jage").
Invece quella parola è "Tage" ("giorni").
Mi sono voluto aiutare con il vocabolario, ed allora la traduzione risulta, più o meno, questa
Gablonz, 27/9.38
Caro Signor Wallbrecht!
Si sarà sicuramente già arrabbiato che non le abbia scritto per tanto tempo.
Prima di tutto abbiate molti ringraziamenti per i Vostri cari saluti dalle vacanze.
Fino ad ora ci va ancora relativamente bene.
Siamo tuttavia già molto ansiosi per tutto quello che ancora porteranno i prossimi giorni.
Sperando che ancora finisca tutto bene.
Con i più cordiali saluti a Lei ed alla Sua stimata Signora Consorte.
Suo Dolf Morichetto
La mia non è una buona traduzione, però ho cercato di essere il più fedele possibile.
Naturalmente non sappiamo quali erano le ansie di Morichetto: potevano anche essere problemi di salute in famiglia, vista la successiva lettera listata a lutto.
Ciao
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Giuseppe Ghetti
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Re: Aiuto per traduzione e posta dai Sudeti

Messaggio da Giuseppe Ghetti »

thiswas ha scritto:Ciao Giuseppe,
E se fosse una forma di "resistenza" passiva all'invasore? Chi sono i personaggi rappresentati sui bolli? Potrebbe darsi che il nostro Morichetto volesse, tramite i francobolli, dimostrare al suo amico tedesco che la Cecoslovacchia (r)esisteva ancora,
Ciao: Ciao:

Tutto è possibile; ma penso, per parte mia, che il nostro Morichetto abbia voluto procurare al corrispondente berlinese un ricordo di giorni nei quali la sua cittadina si trovava al centro dell'ansiosa attenzione del mondo intero, sospeso fra pace e guerra. Personalmente ritengo che, forse, Hermann Wallbrecht, il destinatario di questa posta, avesse un qualche interesse filatelico, mentre il mittente di filatelia si intendeva assai poco (i francobolli cecoslovacch mi paiono scelti a casaccio), e voleva solo fare cosa gradita all'amico berlinese.
Anche nel recto della cartolina della quale sopra ho mostrato il verso, Morichetto applicò, senza alcuna ragione postale, due francobolli cecoslovacchi, che non furono neanche annullati:
Scansioni n. 183a.JPG

L'illustrazione mostra il luogo espositivo della ditta "E. Hora" alla fiera di Reichenberg (toponimo ceco Liberec) del 1938: probabilmente Morichetto lavorava per questa ditta, o vi aveva interessi. Liberec era ed è il centro più importante dei Sudeti, non lontano da Jablonec. Vediamo che la ditta si occupava di prodotti chimici e di colori (come è scritto nella busta intestata che ho mostrato) ma anche e forse soprattutto, vista la cartolina, di procedimenti galvanici. Un termine che riguarda la galvanica (galvanobedarf, che credo voglia dire copertura galvanica) compare anche nell'indirizzo del corrispondente di Morichetto. Si dovrebbe poter concludere che i due avevano in comune interessi di lavoro e, sempre forse, per questo era iniziata la loro amicizia. Cercando nel web, sono venuto a sapere che a Jablonec era fiorente la produzione di bigiotteria ed articoli in vetro: a Jablonec esiste ancora un museo della gioielleria e bigiotteria. Ecco spiegata l'attività del signor Morichetto: si occupava di doratura, argentatura di oggetti di bigiotteria (alcuni dei quali mi sembra di scorgere nell'immagine della cartolina). Come pure, probabilmente, il Berlinese Wallbrecht.
Cercando ancora nella rete, ho trovato notizia di un brevetto, registrato il 6 novembre 1929 in Gran Bretagna, a nome "Morichetto, Glasschleiferstrasse 18 Geblonz, Czecho-Slovakia". Dunque, questo signore forse era anche un inventore. Sempre che si tratti del mio Morichetto: ma sono propenso a crederlo, perchè non ci dovevano essere molte persone con tale cognome nella cittadina. Mi sono un po' perso con Adolf Morichetto, ma confesso che sono curioso a proposito di una persona con un cognome che è tanto poco germanico quanto poco ceco.
Continuando a ragionare sull'ipotesi di "thiswas", rilevo che la popolazione di Jablonec - Gablonz, all'epoca della crisi dei Sudeti, era per la stragrande maggioranza, di etnia tedesca ed accolse a braccia aperte i Nazisti. Ma Adolf Morichetto a quale etnia apparteneva? Il cognome, come ho già scritto, non aiuta; non aiuta neppure il nome di battesimo, perchè Adolf si scrive allo stesso modo sia in Tedesco che in Ceco. Tuttavia, all'epoca dell'impero asburgico, al quale la Boemia apparteneva, si verificava una certa mobilità della popolazione entro i suoi confini. E' possibile che una famiglia Morichetto sia giunta e si sia stabilita a Jablonec - Gablonz quando ancora l'aquila asburgica era in buona salute, provenendo magari dalla Lombardia, dove questo cognome si riscontra, anche se è raro. Ma se il mio Morichetto era di lontana (?) origine italiana, a quale delle due parti si dovette sentire più vicino? Temo che sia più facile che si fosse assimilato a quella che era stata l'etnia dominante durante la dominazione asburgica, cioè a quella tedesca. Lo potrebbe testimoniare anche l'uso esclusivo del toponimo tedesco quando scrive il mittente. Ecco un esempio:
Scansioni n. 184.jpg

Geblonz a/N significa: Gablonz an der Neiße
Non è invece chiarificatore l'uso, nello scrivere, del Tedesco, lingua ancor oggi molto parlata sia nella Repubblica Ceca che in Slovacchia.
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thiswas
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Re: Aiuto per traduzione e posta dai Sudeti

Messaggio da thiswas »

Ciao Giuseppe,
ho trovato anch'io il brevetto al quale fai riferimento, ed è registrato a nome di Daniele Otto Morichetto. Quasi certamente, quindi, i Morichetto di Gablonz erano di origine italiana (questo Daniele Otto potrebbe essere il fratello del nostro Adolf). Sempre in rete, su google libri, ho trovato questo libro del 2006: Nationalsozialistische Judenverfolgung im Reichsgau Sudetenland che si può leggere in molte sue parti qui:
http://books.google.it/books?id=BUOGicE ... sdt8&hl=it
A pagina 629 si legge, sotto l'indicazione Tabellen - Eisen, Stahl, Metall, di una Morichetto & Feder Metallwarenfabriken di Gablonz, accanto alla quale compare la scritta "Erwerber aus dem Altreich". Il cognome Morichetto compare anche nell'indice analitico del libro, a pagina 695, ma non sappiamo se si tratta di Adolf perché la pagina non è visibile nell'anteprima che mostra google. Ora si tratterebbe di capire perché compare il nome dei Morichetto in un libro dedicato alla persecuzione degli ebrei.
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Re: Aiuto per traduzione e posta dai Sudeti

Messaggio da thiswas »

Aggiungo che cercando nel libro sono riuscito a trovare il nome della tabella all'interno della quale compare il cognome Morichetto, riporto l'immagine (e ci sarebbe bisogno di qualcuno che traduca dal tedesco):
titolo tabella.jpg

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giandri
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Re: Aiuto per traduzione e posta dai Sudeti

Messaggio da giandri »

In attesa di altri traduttori più abili di me, il testo all'incirca significa
Tabella XV Dresdner Bank: Elenco delle imprese ebree nel distretto imperiale dei Sudeti ("oggetto di ulteriore osservazione") - al 15 agosto 1939
Ripeto, più o meno.
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Re: Aiuto per traduzione e posta dai Sudeti

Messaggio da thiswas »

Grazie Andrea,
quindi i Morichetto di Gablonz erano tenuti d'occhio già nel 1939 (nemmeno un anno dopo la spedizione di quelle lettere). La ricerca continua...
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Giuseppe Ghetti
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Re: Aiuto per traduzione e posta dai Sudeti

Messaggio da Giuseppe Ghetti »

Se, come parrebbe, i Morichetto erano Ebrei, il loro destino divenne certamente durissimo dopo l'annessione dei Sudeti. I Sudeti erano diventati Germania e vi furono sicuramente applicate le leggi di Norimberga e le seguenti disposizioni naziste che limitavano anche il diritto di proprietà e di impresa. Una delle prime preoccupazioni del "Liberatori" germanici fu quella di stendere un elenco delle imprese (indipendentemente dalla loro dimensione) di proprietà di Ebrei, in vista di una successiva confisca.
Mi paiono, ora, veramente tragiche le buste-ricordo preparate dal signor Morichetto.
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Re: Aiuto per traduzione e posta dai Sudeti

Messaggio da giandri »

thiswas ha scritto:...Quasi certamente, quindi, i Morichetto di Gablonz erano di origine italiana...
Ho trovato tre Morichetto in provincia di Milano, precisamente a Legnano tutti e tre.
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Re: Aiuto per traduzione e posta dai Sudeti

Messaggio da rodi »

Secondo questo elenco che ho trovato in rete la "Morichetto & Feder" venne espopriata dai nazisti http://www.kinematographie.de/BENAMEN.HTM

Ritengo però che ebreo fosse Feder (se scorrete l'elenco trovate vari Feder espopriati); peraltro Morichetto non mi sembra un cognome ebraico (soprattutto se di origine italiana).

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Re: 1938: lettere (anche un po' italiane) dalla Terra dei Sudeti

Messaggio da Giuseppe Ghetti »

Riprendo questo argomento perchè, piuttosto inopinatamente e direi insperatamente, qualcuno, in Svezia, ha avuto l'occasione, fortuita, di leggere le nostre righe. Si tratta del figlio del "mio" Adolf Morichetto che si è rivolto all'amico giandri con le due email che qui sotto riporto. Ho chiesto a giandri, che me le aveva girate, di poterle riprodurre. La stessa cosa ho chiesto direttamente a Morichetto figlio. Ecco qui:
Gentile Signore Andrea (...)
Se non parla e non scrivere italiano bene, devo continuare in Inglese.

(segue la traduzione dall'inglese - N.d.T.)

Per combinazione, mia figlia ha trovato su Internet (filateliaefrancobolli.it) il suo scambio di messaggi con il suo amico filatelico Giuseppe Ghetti nel 2008 riguardante francobolli cecoslovacchi anteriori al 1918 (sbaglia la datazione, ma probabilmente a causa della difficoltà di leggere l'italiano - N.d.T.) ed una lunga discussione in merito a cartoline da A. Morichetto a Herman Wallbrecht.

Adolfo Morichetto era mio padre e Daniele Otto Morichetto mio nonno. Mio bisnonno era arrivato in Boemia attorno al 1888 da Venezia e non era ebreo. Mio padre come pure sua madre era stato battezzato con rito evangelico (protestante) seguendo l'usanza di Gablonz (nella regione dei Sudeti).

Mio padre aveva un rapporto d'affari con il signor Herman Wallbrecht, che se non ricordo male lavorava per un'industria chimica in Germania (Berlino?). Il padre di mia madre aveva un negozio di prodotti chimici e vernici e inoltre importava e vendeva prodotti chimici per l'industria. Mio padre per un periodo di tempo lavorò per il suo suocero, Erwin Hora.

E' stato interessante apprendere che lei aveva trovato 3 Morichetto nella provincia di Milano. Sarebbe interessante sapere chi sono, dal momento che i miei cugini ed io stiamo cercando di individuare e documentare i nostri antenati, in particolare dalla parte dei Morichetto.

Con i migliori saluti
Georg Morichetto (Svezia)

Questo il secondo breve scritto:
Devo aggiungere il testo seguente:
Mio padre e i nonni non avevano alcun interesse in politica e non stavano esprimendo alcun parere per l'una o l'altra parte. Credo che le interpretazioni delle cartoline siano sbagliate. Probabilmente erano solo preoccupati per la situazione generale europea in quel momento, come probabilmente è stato così per tutti in Europa in quel momento. Volevano solo avere una vita tranquilla e pacifica con le loro famiglie e amici.

Con i migliori saluti

G. Morichetto
.
Insomma adesso si ha la risposta a buona parte delle domande che più sopra erano state poste ed emerge la storia di una laboriosa famiglia di origine italiana che cercò, a partire dalla seconda metà del XIX secolo, fortuna all'estero. Gli allora membri di questa famiglia si trovarono a vivere il dramma culminato col diktat di Monaco e colsero la portata della gigantesca crisi da spettatori neutrali, come sabbe stata la maggior parte di noi. A questo proposito, ricordo la traduzione del testo della cartolina, la prima immagine che proposi:
Gablonz, 27/9.38
Caro Signor Wallbrecht!
Si sarà sicuramente già arrabbiato che non le abbia scritto per tanto tempo.
Prima di tutto abbiate molti ringraziamenti per i Vostri cari saluti dalle vacanze.
Fino ad ora ci va ancora relativamente bene.
Siamo tuttavia già molto ansiosi per tutto quello che ancora porteranno i prossimi giorni.
Sperando che ancora finisca tutto bene
.
Con i più cordiali saluti a Lei ed alla Sua stimata Signora Consorte.
Suo Dolf Morichetto

Il signor Georg Morichetto, rispondendo alla mia email, si è raccomandato soprattutto di non attribuire al padre simpatie politiche o prese di posizione, seppure implicite, a favore di una delle parti in conflitto in quel lontano e tragico Autunno del 1938.
Ciao: Ciao:
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Re: 1938: lettere (anche un po' italiane) dalla Terra dei Su

Messaggio da Lucky Boldrini »

Ciao Giuseppe,

sono molto contento di queste notizie, è incredibile quello che può succedere con internet!

Avevo conservato questo Topic perché mi ero appassionato alla storia del Sig. Morichetto, e sapere che adesso conosciamo chi sono i suoi discendenti e che questi si sono fatti vivi addirittura dalla Svezia grazie all'amico giandri è davvero una soddisfazione.

:clap: :clap: :clap:

Luca

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