RSI - Cent. 25 falso (Cat. Sassone F491)

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Antonello Cerruti
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RSI - Cent. 25 falso (Cat. Sassone F491)

Messaggio da Antonello Cerruti »

Veramente, questa volta, non si tratta di chiarire un dubbio ma di osservare insieme un francobollo realmente introvabile, aldilà di quello che dicono i cataloghi.
Si tratta del falso della Repubblica Sociale Italiana da 25 centesimi con la soprastampa senza il fascetto.
Il Sassone lo classifica come F491.
E' facilmente confondibile con il n. 491pg e quindi ritengo utile evidenziare, ingrandendoli, i fasci del francobollo originale e del falso.
Pur essendo una evidente creazione destinata più ai collezionisti che per frodare la posta, se ne conoscono tre esemplari passati per posta ma, anch'essi, palesemente sottoquotati.
Poichè non ho trovato alcuno studio che evidenzi le differenze, vorrei segnalare che il falso ha la stampa confusa (pastosa) e scura e le cifre del falso risultano più "appuntite" di quelle nell'originale.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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somalafis
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Re: Chiarisco un dubbio ricorrente (8)

Messaggio da somalafis »

Caro Antonello,
grazie delle illustrazioni che per questo pezzo sono davvero inconsuete. La tua segnalazione pero' ha fatto squillare un campanello nella mia memoria di interofilo.
La questione riguarda l'esistenza di cartoline postali da 30 centesimi con soprastampa Repubblica sociale italiana apposta in nero (anziche' in rosso): nel 2007 il catalogo Interitalia le ha declassate a produzioni ''private'' e i motivi sono stati spiegati da Carlo Sopracordevole in un articolo dettagliato comparso su ''L'intero postale'' n.100 dell'autunno 2007. Tutto e' partito da uno studio di Antonio Piga, esperto di RSI, che in un articolo del 1995 si era occupato del francobollo da 25 centesimi imperiale con la sovrastampa Repubblica sociale italiana senza il fascetto, concludendo che si trattava di un'impronta non genuina eseguita privatamente (un falso insomma). Lo stesso Piga aveva pero' notato che la soprastampa del francobollo da 25 centesimi era la stessa applicata appunto alle CP da 30 centesimi in inchiostro nero. La caratteristica comune sarebbe l'esistenza di un puntino nero costante all'angolo della L fra la B e la L di REPUBBLICA. L'hai riscontrato anche tu ?
Anni dopo in un articolo su ''Storie di Posta'' si rilevava che la soprastampa usata sul 25 centesimi venne ottenuta con ''un'apposita tavola zincografica, essendone noti anche blocchi e fogli'' e che questa produzione avvenne a Genova. Come per i tre esemplari su lettera del falso da 25 centesimi, anche per le CP da 30 centesimi in nero si conoscono pochissimi esemplari regolarmente passati per posta.
Riccardo Bodo
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agrome
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Re: Chiarisco un dubbio ricorrente (8)

Messaggio da agrome »

Grazie Antonello!

mi sto stampando questi tuoi interventi per poterli conservare ed utilizzare.

ciao
Andrea
Andrea Grimaldi

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Antonello Cerruti
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Re: Chiarisco un dubbio ricorrente (8)

Messaggio da Antonello Cerruti »

Antonello Cerruti ha scritto:E' facilmente confondibile con il n. 491pg e quindi ritengo utile evidenziare, ingrandendoli, i fasci del francobollo originale e del falso.


Cos'alltro ci permette di escludere che non si tratti del 491pg?
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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somalafis
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Re: Chiarisco un dubbio ricorrente (8)

Messaggio da somalafis »

La ''varieta''' non dovrebbe avere la scritta piu' spostata verso il bordo superiore del francobollo?
NON SEMPRE.



PS: caro Antonello, forse non interpreto bene il ''falso'', ma non mi e' chiaro perche' il ''falso'' dovrebbe avere un disegno dei fasci differente rispetto ad un normale 25 centesimi imperiale.
PERCHE' IL FALSO...E' FALSO E QUINDI MOSTRA QUALCHE PICCOLA DIFFERENZA RISPETTO ALL'ORIGINALE.
Non è solo la soprastampa che non è originale, ma è proprio il francobollo ad essere falso.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Riccardo Bodo
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Antonello Cerruti
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Re: Chiarisco un dubbio ricorrente (8)

Messaggio da Antonello Cerruti »

somalafis ha scritto:Caro Antonello,
grazie delle illustrazioni che per questo pezzo sono davvero inconsuete. La tua segnalazione pero' ha fatto squillare un campanello nella mia memoria di interofilo.
La questione riguarda l'esistenza di cartoline postali da 30 centesimi con soprastampa Repubblica sociale italiana apposta in nero (anziche' in rosso): nel 2007 il catalogo Interitalia le ha declassate a produzioni ''private'' e i motivi sono stati spiegati da Carlo Sopracordevole in un articolo dettagliato comparso su ''L'intero postale'' n.100 dell'autunno 2007. Tutto e' partito da uno studio di Antonio Piga, esperto di RSI, che in un articolo del 1995 si era occupato del francobollo da 25 centesimi imperiale con la sovrastampa Repubblica sociale italiana senza il fascetto, concludendo che si trattava di un'impronta non genuina eseguita privatamente (un falso insomma). Lo stesso Piga aveva pero' notato che la soprastampa del francobollo da 25 centesimi era la stessa applicata appunto alle CP da 30 centesimi in inchiostro nero. La caratteristica comune sarebbe l'esistenza di un puntino nero costante all'angolo della L fra la B e la L di REPUBBLICA. L'hai riscontrato anche tu ?Anni dopo in un articolo su ''Storie di Posta'' si rilevava che la soprastampa usata sul 25 centesimi venne ottenuta con ''un'apposita tavola zincografica, essendone noti anche blocchi e fogli'' e che questa produzione avvenne a Genova. Come per i tre esemplari su lettera del falso da 25 centesimi, anche per le CP da 30 centesimi in nero si conoscono pochissimi esemplari regolarmente passati per posta.


No. nessun puntino.
Posto un'immagine ingrandita in cui il solo puntino che si vede è verde (e quindi appartiene a disegno) e non nero (colore della soprastampa).
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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somalafis
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Re: Chiarisco un dubbio ricorrente (8)

Messaggio da somalafis »

Scusa, nella mia risposta sul 491pg mi ero basato sul Sassone, secondo il quale proviene dall'ultima riga del foglio della varieta' soprastampa sposta in alto (e ripete ''la dicitura Repubblica sociale italiana e' in alto).
:-))
Per quanto riguarda il falso F491, ebbene si': ero convinto che fosse falsa solo la soprastampa :OOO: :OOO: .....(e anche le indicazioni che davo in un precedente intervento puntavano in questa direzione). :oo: :oo: Ma questo falso ha o imita la filigrana?
Riccardo Bodo
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Antonello Cerruti
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Re: Chiarisco un dubbio ricorrente (8)

Messaggio da Antonello Cerruti »

Considerando che i falsi si stampano per frodare la posta, non avrebbe avuto senso la sola soprastampa falsa, in quanto non avrebbe alterato il valore valido per l'affrancatura.
Circa la soprastampa, e mi scuso per non averlo specificato prima, non se ne vede alcuna.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Re: Chiarisco un dubbio ricorrente (8)

Messaggio da Topollastro »

Antonello Cerruti ha scritto:
Antonello Cerruti ha scritto:E' facilmente confondibile con il n. 491pg e quindi ritengo utile evidenziare, ingrandendoli, i fasci del francobollo originale e del falso.


Cos'alltro ci permette di escludere che non si tratti del 491pg?
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti



Ciao Antonello, puoi dare la risposta a questa domanda?
E' legato alla gomma o alla filigrana?
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somalafis
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Re: Chiarisco un dubbio ricorrente (8)

Messaggio da somalafis »

Scusa Antonello se abuso della tua pazienza, ma e' la prima volta che si vede un'immagine del n. F491 che il Sassone repertoria ma sul quale non da' la benche' minima informazione. Il falso con che sistema di stampa e' prodotto per imitare il rotocalco?
Riccardo Bodo
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Antonello Cerruti
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Re: Chiarisco un dubbio ricorrente (8)

Messaggio da Antonello Cerruti »

Rispondo prima a Somalafis.
Ritengo che il falso sia stato stampato in maniera analoga al F251A, cioè in tipografia con un cliché in zinco.
Non sono certo un esperto in metodi di stampa ma mi sembra di poter identificare analogie con quei falsi.

Ora vorrei invece chiarire cosa distingue questa quartina dalle varietà che il Sassone cataloga sub n. 491pg.
Tali varietà sono state generate da uno spostamento della soprastampa del tipo "k" tale da determinare l'inversione delle componenti della soprastampa stampa che appare quindi con la dicitura REPUBBLICA/SOCIALE/ITALIANA in alto ed il fascetto in basso (n. 491pf).
In seguito a tali spostamenti, come ci ricorda il catalogo Sassone, nel foglio, la prima o l'ultima riga di francobolli potevano avere apparire con il solo fascetto e privi della dicitura su tre righe (491ph) o, viceversa, con la sola dicitura e privi del fascetto (n. 491pg).
Gli altri francobolli avrebbero invece avuto la soprastampa con le due componenti (fascetto e dicitura) invertite (n. 491pf).
Però questo spostamento non poteva mai determinare una quartina di francobolli senza il fascetto.
Nella speranza quasi vana di essere stato chiaro, credo di aver risposto anche alla domanda di Topollastro.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Re: Chiarisco un dubbio ricorrente (8)

Messaggio da Topollastro »

Antonello Cerruti ha scritto:Rispondo prima a Somalafis.
Ora vorrei invece chiarire cosa distingue questa quartina dalle varietà che il Sassone cataloga sub n. 491pg.
Tali varietà sono state generate da uno spostamento della soprastampa del tipo "k" tale da determinare l'inversione delle componenti della soprastampa stampa che appare quindi con la dicitura REPUBBLICA/SOCIALE/ITALIANA in alto ed il fascetto in basso (n. 491pf).
In seguito a tali spostamenti, come ci ricorda il catalogo Sassone, nel foglio, la prima o l'ultima riga di francobolli potevano avere apparire con il solo fascetto e privi della dicitura su tre righe (491ph) o, viceversa, con la sola dicitura e privi del fascetto (n. 491pg).
Gli altri francobolli avrebbero invece avuto la soprastampa con le due componenti (fascetto e dicitura) invertite (n. 491pf).
Però questo spostamento non poteva mai determinare una quartina di francobolli senza il fascetto.
Nella speranza quasi vana di essere stato chiaro, credo di aver risposto anche alla domanda di Topollastro.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti



Chiarissimo... :beer: Grazie per la risposta, non ho pensato al discorso della quartina, pur avendo visto le varie note del catalogo :zzz:

Per completezza, aggiungo che di tale francobolli se ne presume una tiratura di 150 o 200 pezzi, di cui una trentina di usati. In base all'approfondimento di Luigi Ciampi in merito, le lettere conosciute sono 4, tutte inviate al commerciante filatelico Guido Oliva; chiaro indice della natura meramente filatelica di tale falsificazione.

E' conosciuta anche la falsificazione del 75 cent., che ebbe meno fortuna essendone stato rinvenuto solo 1 esemplare viaggiato e rinvenuto su frammento, vidimato a Genova il 24 Marzo del '44.
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Re: Chiarisco un dubbio ricorrente (8)

Messaggio da somalafis »

Antonello Cerruti ha scritto:Considerando che i falsi si stampano per frodare la posta, non avrebbe avuto senso la sola soprastampa falsa, in quanto non avrebbe alterato il valore valido per l'affrancatura.

Caro Antonello, scusami se ritorno sulla questione del falso di RSI.
La mia bizzarra convinzione che fosse falsa solo la soprastampa non era solo effetto di scarsa riflessione ma derivava anche dal fatto che i francobolli tipo imperiale con l'effigie del ''re traditore'' (come recitavano i provvedimenti dell'epoca) vennero messi fuori corso dal 15 marzo 1944 e quindi, almeno in teoria, con una soprastampa falsa, si poteve recuperare il valore di affrancatura di pezzi altrimenti privi di validita' (per non parlare del possibile lucro ottenibile sul mercato filatelico, grazie alla soprastampa di tipo diverso da quella usuale).
Ma al di la' di questo, quello che mi incuriosisce e' un altro fatto: impegnandosi in una produzione di valori postali totalmente falsi, perche' poi utilizzare una soprastampa difforme da quella ufficiale, aumentando di molto il rischio di individuazione della frode?
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Re: Chiarisco un dubbio ricorrente (8)

Messaggio da Antonello Cerruti »

somalafis ha scritto:Caro Antonello, scusami se ritorno sulla questione del falso di RSI.
La mia bizzarra convinzione che fosse falsa solo la soprastampa non era solo effetto di scarsa riflessione ma derivava anche dal fatto che i francobolli tipo imperiale con l'effigie del ''re traditore'' (come recitavano i provvedimenti dell'epoca) vennero messi fuori corso dal 15 marzo 1944 e quindi, almeno in teoria, con una soprastampa falsa, si poteve recuperare il valore di affrancatura di pezzi altrimenti privi di validita' (per non parlare del possibile lucro ottenibile sul mercato filatelico, grazie alla soprastampa di tipo diverso da quella usuale).
Ma al di la' di questo, quello che mi incuriosisce e' un altro fatto: impegnandosi in una produzione di valori postali totalmente falsi, perche' poi utilizzare una soprastampa difforme da quella ufficiale, aumentando di molto il rischio di individuazione della frode?


Non ti so rispondere.
Su questi falsi esiste scarsissima documentazione.
Ipotizzo che i falsari possano aver preso come confronto la varietà con la soprastampa priva del fascetto oppure che abbiano voluto solo realizzare una falsificazione solo ad uso collezionistico, anche se si conosce qualche pezzo passato per posta.
Cordiali saluti.
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Re: Chiarisco un dubbio ricorrente (8)

Messaggio da somalafis »

Grazie comunque per avercene mostrato l'immagine e per averci fornito elementi tecnici: finora questo francobollo era veramente un UFO !
:clap: :clap: Ciao:
Qualcuno ha mai visto uno dei (tre?) esemplari passati per posta?
Riccardo Bodo
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Re: Chiarisco un dubbio ricorrente (8)

Messaggio da Topollastro »

somalafis ha scritto:Grazie comunque per avercene mostrato l'immagine e per averci fornito elementi tecnici: finora questo francobollo era veramente un UFO !
:clap: :clap: Ciao:
Qualcuno ha mai visto uno dei (tre?) esemplari passati per posta?



Come ho scritto, gli esemplari noti passati per posta sono 4. Ecco le immagini:

http://img41.imageshack.us/img41/3878/busta1.th.jpg
busta1.jpg

http://img41.imageshack.us/img41/3791/busta2.th.jpg
busta2.jpg

http://img41.imageshack.us/img41/2581/busta3.th.jpg
busta3.jpg

http://img41.imageshack.us/img41/7557/busta4.th.jpg
busta4.jpg



Questo il frammento con il 75 cent:
http://img41.imageshack.us/img41/5074/rsi75.th.jpg
rsi75.jpg


Buona giornata! Ciao:
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Re: Chiarisco un dubbio ricorrente (8)

Messaggio da el che »

Per completezza allego copia di un mio certificato (scusate ma non ho modo di mostrare altro perchè l'originale è in mano al cliente) relativo a un quinto esemplare passato per posta e usato su frammento. Noto che l'annullo è del tutto analogo a quello del frammento del c. 75, mentre la data d'uso mi sembra tra le più tarde.

Ciao: Ciao: Ciao:
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Re: Chiarisco un dubbio ricorrente (8)

Messaggio da somalafis »

Grazie a tutti! Ciao: Ciao:
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Re: Chiarisco un dubbio ricorrente (8)

Messaggio da Antonello Cerruti »

A mio modesto avviso, la descrizione del certificato di Virgilio Terrachini contiene un'inesattezza.
Vediamo chi la trova: era già stata chiarita negli interventi precedenti.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
el che
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Re: Chiarisco un dubbio ricorrente (8)

Messaggio da el che »

Antonello Cerruti ha scritto:A mio modesto avviso, la descrizione del certificato di Virgilio Terrachini contiene un'inesattezza.
Vediamo chi la trova: era già stata chiarita negli interventi precedenti.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti


Ciao Antonello, nessuna svista. Sono io che la penso diversamente suffragato dagli studi di Antonio Piga e di altri studiosi del settore.

Il francobollo da c. 25 è originale mentre è solo la soprastampa che è stata falsificata cosi come è avvenuto per la cartolina postale da C. 30 di cui allego altro certificato per confronto. La soprastampa è la medesima del C. 25 solo che nel caso della cartolina postale essa viene ancora oggi definita come soprastampa privata o saggio privato visto che è stata volutamente effettuata in colore nero dagli stessi "inventori" invece che nel consueto rosso e quindi in questo caso da un punto di vista puramente terminologico non si può parlare di soprastampa falsa.

In questo caso mica hanno falsificato anche la cartolina, giusto ?

Comunque per saperne di più appena possibile consulterò gli studiosi sopra citati.

Ciao: Ciao: Ciao:
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Ultima modifica di el che il 22 luglio 2009, 19:42, modificato 2 volte in totale.
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