I ricordi di un collezionista: una collezione di lettere...

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Antonello Cerruti
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I ricordi di un collezionista: una collezione di lettere...

Messaggio da Antonello Cerruti »

Nei TOP di Sardegna del XIII turno ho inserito l'immagine di una lettera estremamente rara.

per_F_F_Sardegna_20_c_frazionato.jpg


Oggi la sua quotazione sul catalogo Sassone è molto alta, anzi altissima, e andrebbe anche aumentata tenendo che è al verso di una lettera passata per posta nel primo periodo dell'occupazione sarda dei territori ex-pontifici.
Dovrebbe trattarsi, secondo le ricerche di Vaccari, di una delle sole 30 lettere esistenti con l'affrancatura al verso.
Comunque, mi è tornata in mente la circostanza in cui entrai in possesso di quella lettera (quasi completa, manca un lembo posteriore).
Nel 1986, mi venne proposto da un Amico di andare a visionare una collezione di antichi stati, qui a Roma.
Mi si disse che Renato Mondolfo aveva offerto una bella somma di sei cifre ma gli eredi del collezionista gradivano ottenere un'altra offerta più congrua.
Scettico circa di possibilità di battere il grande Renato Mondolfo, andai a vedere la collezione.
Un maggiordomo in livrea mi fece entrare in un grande salone sulla cui parete di fondo campeggiava un quadro, non grande ma bellissimo, con un volto del Cristo in croce.
Aveva un'espressione molto intensa e, pur da lontano, mi sembrò bellissimo.
Mi avvicinai e vidi il nome dell'autore su una piccola targhetta.
C'era scritto "Gian Francesco Barbieri detto "il Guercino".....
Roba da grande museo e, mentre io era in estasi di fronte a quel volto, entrarono i padroni di casa.
Mi chiarirono che il collezionista aveva fatto, nella sua lunga vita collezionistica, tre volte la collezione degli antichi stati e le prime due volte aveva venduto il tutto, ricominciando subito dopo una raccolta migliore.
L'ultima, questa che loro (gli eredi) volevano vendere, era formata di sole lettere.
Nel frattempo, silenziosamente, il maggiordomo continuava a portare, uno alla volta, grandi volumi rilegati in pelle.
Alla fine, accennò un inchino e, depositato il ventesimo album, uscì dallo studio.
Amici cari, ne ho visto tanto di materiale in trentacinque anni di lavoro in questo campo, ma in quei volumi il collezionista aveva saputo raccogliere - pur in maniera del tutto disordinata ed apparentemente occasionale - tantissime rarità di grande interesse.
Progredendo nell'esame dei fogli, la fronte mi si imperlava di sudore.
Gli eredi pensavano che io stessi guardando quelle lettere ma io stavo invece pensando a chi potevo coinvolgere nell'acquisto che non avrei potuto portare a termine da solo.
Deglutendo a fatica, mi presi tre giorni di tempo ed ottenni un nuovo appuntamento al quale mi recai con un grande commerciante di Milano che aveva fra i suoi clienti i maggiori collezionisti italiani.
Il mio Amico che ora, data l'età avanzata, si è ritirato, osservò la collezione e poi - sorridendomi sornione - offrì ai proprietari una cifra quasi doppia di quella offerta da Renato Mondolfo; ....evidentemente era un destino che io mi facessi un sudata ogni volta che entravo in quella casa. Anche se il mio apporto economico era inferiore al suo, dovevo tirar fuori una cifra davvero impegnativa, almeno per me.
Conclusa in un attimo la trattativa, e aiutati dal mediatore e dal solerte maggiordomo, trasferimmo non senza fatica i venti volumoni nella mia auto.
Regalammo al mediatore una cifra sufficiente ad acquistare un'auto di lusso e trasportammo il tutto nel mio studio di allora.
Erano le prime ore del pomeriggio.
Ci mettemmo subito al lavoro, prezzando lettera per lettera e pezzo per pezzo a cifre talmente basse che io pensavo che ci avremmo rimesso l'osso del collo.
Finimmo alle tre di notte e io feci le somme.
La cifra da noi pagata era solo il 40% del totale ed insieme scoprimmo molti pezzi che non erano neppure stati valorizzati nelle descrizioni del collezionista.
Dopo una settimana, lui vendette ad un grande amico/perito/collezionista alcuni dei pezzi migliori (fra cui due lettere primo giorno delle Province Napoletane ed alcuni dei più rari svolazzi di quel settore) e rientrammo di una buona parte della cifra.
Il resto andò in asta e poi io acquistati la sua quota di tutti gli invenduti, per chiudere l'operazione.
Mi sono dilungato troppo, ma quando i ricordi arrivano mi lascio trascinare.
A proposito, e la lettera con il frazionato?
Insieme agli invenduti, per arrotondare, mi presi gratis anche i pezzi che Enzo Diena aveva giudicato falsi e quindi non erano andati in asta.
Fra questi c'era anche il frazionato.
Nonostante la firma ed il certificato del padre Alberto, Enzo aveva ravvisato all'interno della lettera un testo datato 1872 ed aveva quindi bocciato quel pezzo.
Dopo parecchi anni in una scatola, ed acquisita nuova esperienza, ripresi quel pezzo con la sua perizia negativa e mi misi a studiarlo.
Ricordo ancora che ci misi un mezzo pomeriggio ma, alla fine, avevo acquisito tante di quelle prove positive che inviai il tutto a Giovanni Chiavarello, spiegandogli il tutto, per filo e per segno.
Dopo tre giorni, squillò il telefono,
Era il "Principe" che, da Napoli, mi faceva le congratulazioni e mi assicurava che stava redigendo un bel certificato, dopo aver firmato per esteso il pezzo.
Il testo interno del 1872 era - come io avevo ipotizzato - solo un caso di riuso "in economia" del foglio già utilizzato il 7 marzo 1860 per ospitare il taglio del 20 centesimi.
Forte delle mie prove e del parere del Principe Chiavarello, ritornai da Enzo che non ebbe difficoltà a ritornare sulle sue decisioni ed a rilasciare uno splendido certificato, firmando anche lui per esteso il pezzo.
Da allora, il certificato di Enzo è datato 18 marzo 1991, la lettera era nella mia collezione da cui ha fatto una breve sortita per essere mostrata solo a voi, cari Amici di F&F.
Scusatemi la lunghezza e cordiali saluti.
Antonello Cerruti

Revised by Lucky Boldrini - January 2009

Questo racconto, "riadattato" e riproposto in data 29 gennaio 2009, è tratto dall'originario vecchio Topic intitolato "Ricordi di un collezionista di vecchio corso", che nel periodo dal settembre 2006 al febbraio 2008 ha ricevuto quasi 30.000 (trentamila!) letture ed innumerevoli apprezzamenti.
Grazie Antonello!
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Ultima modifica di Antonello Cerruti il 17 luglio 2007, 17:02, modificato 1 volta in totale.
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